“La
vita in un profumo, verde speranza”, è un breve romanzo scritto
con uno stile molto originale: una narrazione fatta di frasi e
periodi brevi, diretti, immediati.
Racconta
le vicende di Jessica, una ragazza, un'adolescente di oggi...
Un
uomo di grande personalità, che aveva rivestito importanti cariche
professionali e culturali, rimanendo però profondamente umile: “Il
nonno era il punto di riferimento, la fonte della vita, l'unico uomo,
marito e papà perfetto sulla terra”. Sono momenti di profondo
dolore, di scoramento... si rischia di finire travolti dai ricordi
dell'infanzia, dai momenti felici trascorsi insieme, che non
ritorneranno.
Massimo Beccarelli e Miriam Scotti |
Col passare
del tempo, Jessica ha l'impressione che il nonno la guidi, le resti
accanto.
Si legge nel
libro: “Ogni volta che faccio colazione, risento il suo profumo”
(cioè il profumo del suo dopobarba).
Questo passo
è importante, perchè porta alla luce uno degli elementi chiave del
romanzo: Il profumo. Il profumo della vita, il profumo del dopobarba
del nonno che, quasi magicamente, l'accompagnerà e, alla fine,
ritornerà... nel profumo del piccolo nipotino Enrico Luigi, figlio
del fratello.
Altro
elemento chiave del romanzo è l'amore. L'amore per i famigliari,
anzitutto, ma anche l'amore per Francesco, un ragazzo conosciuto per
caso e che la travolgerà in una passione a tratti coinvolgente, a
tratti contrastata, piena di dubbi. Vengono alla mente le parole del
poeta Vincenzo Cardarelli che, parlando di un caso analogo, userà
queste parole: “L'amore,
sul nascere, ha di questi improvvisi pentimenti”...
Comunque,
nelle pagine centrali del romanzo, le dinamiche dell'amore giovanile
vengono descritte con grande perizia, nei dettagli, regalando alcuni
dei passi più belli e più veri del libro; passi da cui emerge anche
la passione letteraria dell'autrice, prima di tutto per Dante, che
viene anche citato, ma anche per Leopardi, di cui si trova traccia in
certe scelte lessicali (nell'uso di parole come dolore, illusioni,
rimembrare).
L'ultimo
aspetto del romanzo che voglio segnalare è la ricorrenza di un
colore, il verde, che fin dal titolo richiama la speranza: la
passerella verde smeraldo delle sfilate da miss, i prati verdi di
Bastelli, il camice verde indossato in ospedale.
Una speranza
e un ottimismo che, per concludere, si concretizzano in un inno alla
vita, con la nascita del nipotino Enrico Luigi.
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