Luigi Alfieri e Massimo Beccarelli (foto Valerio Agitati) |
Un
volume che va sfogliato con calma, con attenzione, soffermandosi ad
osservare attentamente le fotografie, per coglierne i dettagli. Un
libro per chi Parma la conosce bene, ma anche un libro per chi la
vuole conoscere e magari amare. Le didascalie alla fine del volume,
quanto mai opportune, ci aiutano infatti a riconoscere i vari scorci,
le varie vedute.
Un
volume che è anche il frutto di una ricerca tra le bellissime
fotografie dello Studio Amoretti, che illustrano una città che non
c'è più, e la fanno rivivere...
E
Parma è proprio la protagonista assoluta: la Parma del dopoguerra,
dagli anni '40 agli anni del Boom economico. Una Parma molto diversa
da quella di oggi, magari più povera, ma molto attiva, ricca di
energie e di intelligenze.
Parma
color Malva, inoltre, ha un altro grande merito: quello di essere un
libro “poetico”. Alfieri coglie bene quest'aspetto e i suoi
commenti, le sue didascalie, le sue note ci accompagnano con parole
che sono poesia a tutti gli effetti; ne hanno il ritmo, l'andamento,
le sonorità.
E
così, pagina dopo pagina, le sue parole ci accompagnano, non senza
nostalgia, lungo le vie della città; ci fanno cogliere aspetti che
magari da soli non coglieremmo, ci guidano in questo viaggio nel
tempo, in questo passato che, alla fin dei conti, non è che
l'altroieri...
Massimo Beccarelli
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