domenica 7 dicembre 2014

"Il Dio del cacciatore" di Michele Bottazzi



"Il Dio del cacciatore" è un libro molto originale, sia nello stile che nei contenuti. L'autore, Michele Bottazzi, è nato a Salsomaggiore Terme ed è laureato in Giurisprudenza. Come si legge sul suo sito internet, svolge l'attività di Consulente legale per società e privati ed è un Mediatore/Conciliatore professionista. E' anche un già affermato scrittore e un esperto di caccia, armi e munizioni, e collabora con le più importante riviste del settore.
Ho finito di leggere in questi giorni il suo ultimo libro "Il Dio del cacciatore" e, come vi anticipavo, il libro mi ha positivamente colpito. Si tratta di un libro scritto con un linguaggio elevato, forbito, e va letto lentamente, con attenzione, quasi assaporato in ogni sua parte. 
Una lettura a tratti difficile, che però riserva continue sorprese. Si nota il gusto per la parola esatta, giusta, precisa. Con le dovute proporzioni, ho provato il piacere che mi dava la lettura dei romanzi dannunziani; un piacere che passava attraverso lo spaesamento iniziale, ma che coglieva la grandezza di uno scrittore che sapeva usare davvero la nostra lingua, che ha un lessico ricchissimo ma che solo pochi sanno dominare. Il romanzo di Bottazzi è ricco anche di riferimenti al Mito e all'Epica classica, oltre che alla tradizione biblica. Il protagonista è un uomo che, ormai insofferente alle regole della civiltà, sceglie di andarsene e di vivere in un rifugio nei boschi. Una scelta consapevole, fatta da "un uomo troppo preso dal fare, dall'arrivare ed accumulare, che si sta spegnendo troppo in fretta". La scelta coincide con una rinascita, con "la necessità di ritornare a far parte della natura". Un ritorno alle origini, alla vita vera, senza tanti fronzoli, senza tante comodità, senza luce, senza acqua corrente: "Che bella potrebbe essere la vita, il sapore delicato delle cose semplici". 
L'autore, Michele Bottazzi
Una vera ode alla Natura, che si dipana un po' per tutto il libro, seguendo le orme di un cinghiale o osservando la bellezza di un bosco, l'acqua e l'aria cristallina, il muschio, la libertà.
La natura tuttavia è anche crudele, i pericoli sono in agguato ovunque. Seppure armato, il protagonista si troverà a rischiare la vita, e da cacciatore rischierà di divenire preda, in un mondo dove solo i più forti sopravvivono. 
Un libro, questo, che offre anche molti altri spunti, come le riflessioni profonde sulla presenza di Dio nell'universo: "Credo che il tutto non sia nato per caso, un'opera così grande non può sussistere senza architetto nè amministratore, credo che l'esistenza delle stelle non sia accidentale". E nonostante questo gli interrogativi più grandi restano senza una risposta: "Perchè Dio punisce chi nulla ha fatto di male a lui o ai figli suoi, perchè?"
Un libro molto interessante, in conclusione, che merita di essere letto, stampato da Erga Edizioni

                                                           Massimo Beccarelli

Nessun commento:

Posta un commento