lunedì 17 agosto 2015

Londra, i cupcakes e la ricerca della felicità...




“Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'anima. Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età”. Questa frase di Epicuro, posta da Elisa Della Scala all'inizio del suo libro “La regina dei cupcakes”, suona come un solenne ammonimento.
Elisa ci lascia intendere che è facile perdere di vista la propria felicità e i propri sogni per seguire le convenzioni sociali e i desideri di altri. E' questo che accade ad Antonio Esposito, che ha ereditato dal padre lo Studio Commerciale omonimo, una realtà ben affermata e florida. Un'attività che il “Patriarca” ha tirato su dal nulla, e che il figlio continua a mandare avanti, seppure con qualche difficoltà. Una figura grigia e opaca, quella di Antonio, che sembra accettare con rassegnazione il destino che gli è stato imposto, senza lottare, senza provare a far valere le proprie idee.


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