venerdì 25 dicembre 2015

L’elezione al soglio pontificio di Giovanni XXIII... vista da Borgotaro




Nei primi giorni del mese di ottobre 1958, Pio XII, papa Pacelli, spirava. Eletto pontefice nel 1939, aveva retto il papato in anni difficili, mentre il mondo era scosso dall’immane tragedia della seconda guerra mondiale e negli anni della ricostruzione post-bellica. Ora, alla sua morte, si poneva il problema di designare un degno successore. Dopo un breve conclave, a soli 18 giorni di distanza, veniva eletto papa Roncalli, Giovanni XXIII. Un papa che ha segnato, come pochi altri, la storia della Chiesa e dell'intero '900. A quasi 60 anni di distanza, vogliamo ricordarlo mostrando come Borgotaro visse quell'evento. E lo facciamo attraverso le parole del bollettino “Voce del Taro” del 23 novembre 1958.
“Giornata storica il 25 ottobre scorso. Dopo solo diciotto giorni dalla morte di Pio XII Iddio buono e misericordioso ha dato ai credenti il nuovo Pastore e Padre. Il suono festoso delle campane ha espresso vivamente la gioia della cristianità e del mondo. Habemus papam!” La notizia era stata trasmessa anche dalla televisione, che era ancora ai suoi esordi: “La radio e la televisione è stata insieme strumento di informazione, ma ha anche rivelato un impensato interessamento da parte di ogni categoria di persone per un avvenimento che si credeva seguito solo da un limitato ambiente”.
A oltre cinquant’anni di distanza, sembra di rivivere le stesse sensazioni che tutti noi abbiamo provato poco tempo fa, in occasione della nomina dell’attuale papa Francesco: “Le lancette del grande orologio della Basilica segnavano le 17,10, già le ombre del crepuscolo scendevano sulla cupola, sull’obelisco, sulle fontane […] Ecco un sottile filo di fumo appare e s’innalza dal comignolo della Sistina. Si incrociano tra la folla commenti concitati: È bianca! È nera! Ma ogni dubbio è dissipato quando alcune vetrate delle loggie berniniane si aprono e alcuni personaggi appaiono sventolando fazzoletti bianchi. L’entusiasmo nella piazza esplode”.
E mentre le forze armate e la gendarmeria pontificia si schierano sul sagrato “alle 18 si apre la grande vetrata centrale dalla quale il protodiacono Cardinal Canali pronuncia la formula di rito. Habemus Papam: Angelo Giuseppe Roncalli Patriarca di Venezia che ascende al soglio di Pietro col nome di Giovanni XXIII”.
La piazza, entusiasta, acclama a gran voce. Si attende solo, con trepidazione, l’apparizione del nuovo papa: “Ed ecco […] bianco nella veste del Sommo Pastore appare Giovanni XXIII; e innalzato con gesto maestoso il braccio impartisce la sua prima benedizione «Urbi et Orbi» a Roma e al mondo”.
Appena appresa la notizia, il parroco e il sindaco di allora, a nome di tutta la comunità borgotarese, avevano inviato i propri auguri al neo-eletto papa. E il Santo Padre, per mano del suo Segretario di Stato Card. Domenico Tardini, aveva prontamente risposto. Al sindaco, avv. Barbieri, con queste parole: “Devote espressioni augurali accolte con paterno compiacimento da Sua Santità che ringraziando benedice intera cittadinanza”. E al parroco, Mons. Corsini: “Sua Santità ha accolto fervidi auguri codesta famiglia parrocchiale con animo paternamente grato e benedicente”.


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