Nei primi giorni del mese di ottobre 1958, Pio
XII, papa Pacelli, spirava. Eletto pontefice nel 1939, aveva retto il
papato in anni difficili, mentre il mondo era scosso dall’immane
tragedia della seconda guerra mondiale e negli anni della
ricostruzione post-bellica. Ora, alla sua morte, si poneva il
problema di designare un degno successore. Dopo un breve conclave, a
soli 18 giorni di distanza, veniva eletto papa Roncalli, Giovanni
XXIII. Un papa che ha segnato, come pochi altri, la storia della Chiesa e dell'intero '900. A quasi 60 anni di distanza, vogliamo ricordarlo mostrando come Borgotaro visse quell'evento. E lo facciamo attraverso le parole del bollettino “Voce del Taro” del 23
novembre 1958.
“Giornata storica il 25 ottobre scorso. Dopo
solo diciotto giorni dalla morte di Pio XII Iddio buono e
misericordioso ha dato ai credenti il nuovo Pastore e Padre. Il suono
festoso delle campane ha espresso vivamente la gioia della
cristianità e del mondo. Habemus papam!” La notizia era stata
trasmessa anche dalla televisione, che era ancora ai suoi esordi: “La
radio e la televisione è stata insieme strumento di informazione, ma
ha anche rivelato un impensato interessamento da parte di ogni
categoria di persone per un avvenimento che si credeva seguito solo
da un limitato ambiente”.
A oltre cinquant’anni di distanza, sembra di rivivere
le stesse sensazioni che tutti noi abbiamo provato poco tempo fa, in
occasione della nomina dell’attuale papa Francesco: “Le lancette
del grande orologio della Basilica segnavano le 17,10, già le ombre
del crepuscolo scendevano sulla cupola, sull’obelisco, sulle
fontane […] Ecco un sottile filo di fumo appare e s’innalza dal
comignolo della Sistina. Si incrociano tra la folla commenti
concitati: È bianca! È nera! Ma ogni dubbio è dissipato quando
alcune vetrate delle loggie berniniane si aprono e alcuni personaggi
appaiono sventolando fazzoletti bianchi. L’entusiasmo nella piazza
esplode”.
E mentre le forze armate e la gendarmeria
pontificia si schierano sul sagrato “alle 18 si apre la grande
vetrata centrale dalla quale il protodiacono Cardinal Canali
pronuncia la formula di rito. Habemus Papam: Angelo Giuseppe Roncalli
Patriarca di Venezia che ascende al soglio di Pietro col nome di
Giovanni XXIII”.
La piazza, entusiasta, acclama a gran voce. Si
attende solo, con trepidazione, l’apparizione del nuovo papa: “Ed
ecco […] bianco nella veste del Sommo Pastore appare Giovanni
XXIII; e innalzato con gesto maestoso il braccio impartisce la sua
prima benedizione «Urbi et Orbi» a Roma e al mondo”.
Appena appresa la notizia, il parroco e il sindaco
di allora, a nome di tutta la comunità borgotarese, avevano inviato
i propri auguri al neo-eletto papa. E il Santo Padre, per mano del
suo Segretario di Stato Card. Domenico Tardini, aveva prontamente
risposto. Al sindaco, avv. Barbieri, con queste parole: “Devote
espressioni augurali accolte con paterno compiacimento da Sua Santità
che ringraziando benedice intera cittadinanza”. E al parroco, Mons.
Corsini: “Sua Santità ha accolto fervidi auguri codesta famiglia
parrocchiale con animo paternamente grato e benedicente”.
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