martedì 5 gennaio 2016

Pascoli e D'Annunzio: due poesie per l'Epifania



Come tutti sanno, l'Epifania (o Epifania del Signore) è una Festa cristiana che si celebra dodici giorni dopo il Natale, ossia il 6 gennaio. Il termine deriva dal greco antico e significa "manifestazione, apparizione". I bambini l'associano soprattutto alla figura della Befana, la vecchina che dispensa doni e regali. Questa figura può essere forse ricollegata a Frau Holle, la signora Holle, uno spiritello benefico della tradizione germanica che, durante il solstizio d'inverno, compiva un giro sulla terra per portare doni o sedare liti e, guarda caso, tornava a casa solo il 6 gennaio. Il nome Befana deriverebbe da uno storpiamento popolare del nome epifania, a cui si ricollega. Quando si parla di Epifania, tuttavia, non si possono dimenticare i Re Magi, che portarono doni al Bambinello. 
Vi proponiamo due poesie che interpretano questi due diversi modi di celebrare l'epifania: "La Befana" di Giovanni Pascoli e "I Re Magi" di Gabriele D'Annunzio!
Voi quale preferite? Per voi l'epifania è sinonimo di Befana o preferite ricordare i Re Magi? Lasciateci un commento! ;)



La Befana – Giovanni Pascoli


Viene viene la Befana,
vien dai monti a notte fonda.

Come è stanca! la circonda
neve, gelo e tramontana.


Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed è il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.

E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.




                             
                             I re magi di Gabriele D'Annunzio



  Una luce vermiglia

risplende nella pia

notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s'ingiglia.
Cantano tra il fischiare
  del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
 Gaspare e Melchiorre,
   con mirra, incenso ed oro.
















6 commenti:

  1. Per me il 6 gennaio si festeggia la befana però arrivano anche i re mago e quindi... via il presepe e spazio alle calze.

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  2. Grazie Isabella! In effetti il 6 gennaio rappresenta entrambe queste cose. Difficile separarle! :)

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  3. Ecco Massimo, le tue proposte poetiche danno una leggerezza sonora a questa festa. Naturalmente, sono entrambe molto belle, ma se dovessi preferirne una, non esiterei a scegliere la Befana di Pascoli. Il fanciullino in questi suoi versi, s'innalza volutamente con ritmo ed estrema leggerezza.
    Auguri
    Un caro saluto
    Francesco

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    1. Ciao Francesco! La poesia di Pascoli, in effetti, è molto suggestiva. Poi tu sei un poeta e sai cogliere gli aspetti migliori dei suoi versi. Grazie. Un saluto :)

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  4. Complimenti per queste scelte: in effetti, rileggendole, mi sono accorto che sia il tono sia il soggetto scelto nelle rispettive poesie confermano e rispecchiano le due anime così diverse di Pascoli e D'Annunzio, unite comunque nel celebrare due momenti diversi di una stessa ricorrenza. Buona Epifania a te, Massimo, e a tutti gli amici di "Lettore di Provincia"! :)

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    1. Grazie. Buona epifania anche a te! Pascoli e D'Annunzio hanno un proprio stile riconoscibile e caratteristico. Sono grandi entrambi, con le loro peculiarità :)

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