sabato 9 gennaio 2016

"Un volo di farfalle": Tra Siria e Italia, una storia d'amicizia e integrazione



Mi capita, talvolta, frequentando assiduamente i social network, di conoscere scrittori emergenti che mi propongono in lettura i loro libri. Spesso, devo dire, si rivelano volumi scritti molto bene e dai contenuti interessanti. Dopo aver letto, mi fa piacere condividere alcune riflessioni con voi lettori, e farvi conoscere autori altrimenti poco noti. Oggi vi voglio parlare di “Un volo di farfalle” di Brunella Giovannini (edizioni Leucotea, 2015).
Una storia in apparenza comune, quella di Omar e Raja. Un amore nato casualmente, a Torino, ai tempi dell'Università. Un malore, mentre la ragazza è in fila per entrare al Museo Egizio, l'incontro con un ragazzo dalla pelle olivastra e gli occhi neri, che prontamente la soccorre. Sono entrambi di origine siriana. Il ritorno a Damasco sembra preludere a una vita felice, da trascorrere insieme, con i figli Nadir e Aisha. 
Ben presto, tuttavia, la situazione precipita. Damasco e la Siria sono nel caos, tra attentati e atti continui di guerriglia. La fuga si rivela l'unica strada percorribile. Omar e Raja abbandonano Damasco con pochi bagagli e tanti sogni, alla volta del Libano, prima, e poi della costa libica, dove attendere l'imbarco verso l'Italia. Uno dei tanti viaggi della speranza che, troppo spesso, si concludono in modo tragico. Storie di oggi, storie di stretta attualità. 
Rapido cambio di scena: Agrigento, reparto di pediatria. Destini che si incrociano, che si rincorrono, in un modo forse non casuale. Fianco a fianco,  Aisha e Anna Paola. 
Aisha, figlia di Omar e Raja, vittima del drammatico incidente di Lampedusa, dove il barcone su cui viaggiava è naufragato, e Anna Paola, ferita casualmente in un agguato malavitoso. Tra la vita e la morte, Aisha vede il padre e il fratello defunti: “Ricordati che noi ti saremo sempre vicino, e ti faremo percepire la nostra presenza. Ogni volta che vedrai due farfalle volteggiare nell'aria, saprai che sono il tuo papà e tuo fratello e stanno dicendoti che ti vogliono tanto bene”. 
Nel corso della stessa visione, Aisha viene a conoscenza dell'esistenza di una cassa contenente un antico libro, di grande valore, scritto da un antenato in arabo e latino. Un libro contenente rivelazioni sconvolgenti sul futuro dell'umanità e un libro per cui l'autore fu, probabilmente, ucciso. 
Una storia d'integrazione e d'amicizia, attuale e ricca di spunti. 
L'autrice del libro, Brunella Giovannini, è nata e vive a Reggiolo (RE). Ha sempre manifestato interesse per la scrittura e si è dedicata soprattutto alla stesura di poesie, per cui ha ottenuto diversi riconoscimenti in importanti premi letterari. 

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