domenica 27 marzo 2016

Seconda chance a New York e galeotta fu... la Grande Mela




Capita, a volte, di trovarsi tra le mani un libro che si legge in un soffio, accompagnati dalla gradevolezza della storia e dalla levità della scrittura dell'autore. In questi casi è probabile che le pagine scorrano anche troppo alla svelta, e si resti con l'amaro in bocca, perchè si vorrebbe leggerne ancora. Romanzi del genere lasciano un ottimo ricordo. Mi è accaduto nei giorni scorsi con il volume “Seconda chance a New York” di Monica Talea. Un nome d'arte, questo, dietro cui si cela Monica Cucurnia. Nata a Viareggio, dopo la laurea in Lettere Classiche ad indirizzo Archeologico, si è dedicata alla carriera di giornalista, ed ha collaborato con quotidiani ed emittenti televisive private locali. Come scrittrice è al suo secondo romanzo, dopo l'esordio con il libro “La borsa rossa” (2014).

“Seconda chance a New York” è un romanzo che mette in scena l'imprevedibilità del caso e gli scherzi del destino, che quasi quasi si diverte e giocare con le vite delle persone e tronca e riannoda relazioni, senza curarsi del passare del tempo e delle distanze. La vicenda di Anthony e Linda, ad esempio, sembra destinata a suscitare rimpianti. Un amore finito in modo brusco, imprevisto, senza tante spiegazioni. Solo un laconico biglietto di Anthony per porre fine al loro amore: “Devo partire. E' successo un evento non previsto, che mi costringe a compiere la scelta più dolorosa: rinunciare alla persona che amo di più. Dimenticami”.
Monica Talea
Un abbandono straziante, nella sua imprevedibilità, troppo duro da sopportare anche perchè, ben presto, Linda ha scoperto di essere incinta. La nascita della piccola Jenny, la vita reale, con le sue incombenze pratiche, ha però preso il sopravvento, permettendo a Linda di andare avanti, ma con una ferita nel cuore difficile da rimarginare. Gli anni passano, e ne passano tanti, trenta circa, e ritroviamo la piccola Jenny ormai donna, impegnata a organizzare una mostra a Dublino. Qui conosce Peter, un critico d'arte, che le propone di allestire una mostra dei suoi quadri anche a New York. Un'occasione da non perdere, per un'artista emergente. Un appartamento nei pressi del Guggenheim Museum, nord Manhattan, qualche giro nel Central Park e tra i due scocca la scintilla.
Il destino però, come detto, ha in serbo diverse sorprese, e New York sarà galeotta anche per Anthony e Linda, che si reincontreranno.
Riusciranno a chiarirsi, dopo tanti anni?

Il finale, ovviamente, non ve lo racconto e neppure le tante vicende e i personaggi di contorno che accompagnano i protagonisti. Se amate le storie d'amore, credo che non ve lo farete scappare. Io, come detto, ho apprezzato la freschezza e la scorrevolezza della trama. Credo che seguirò anche i prossimi romanzi di Monica Talea, a cui auguro di proseguire su questa strada.

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