martedì 26 dicembre 2017

"La città che inizia per U" di Paolo Medeossi

Un angioletto del Tiepolo ci accompagna alla scoperta di Udine


"Questa è U, piccola e leggermente misteriosa se vuole, sconosciuta ai più, con qualche guizzo d'ironia e di stranezza. Io adesso cercherò di raccontarvela avendo un po' di esperienza al riguardo e dopo aver letto qualcosa nel frattempo". A parlare è un angioletto del Tiepolo, che il grande artista dipinse nella cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Udine e che è la nostra guida, preparata e anche ironica. 
Già, perchè U è Udine, in un gioco a carte scoperte voluto dall'autore "per non dare troppa enfasi ed ufficialità al racconto".
Non si tratta di una guida turistica, tutt'altro, perchè non si rivolge solo agli aspetti belli e suggestivi, tralasciando gli altri. Piuttosto di un viaggio alla ricerca dell'anima più profonda della città, fatta anche di piccoli episodi e piccoli segni, che può cogliere solo l'osservatore più attento.
Una città schiva e particolare, Udine, mai desiderosa di avere ruoli politici, tantomeno di essere capitale. Eppure capitale, suo malgrado, la è stata, in uno snodo fondamentale della storia d'Italia, durante la I^ guerra mondiale, quando si trovò a due passi dal fronte. 
Una città permeata di cultura. Quanti sono libri presenti ad Udine? 10 milioni, stima il nostro angelo, per una tradizione che risale al Patriarca Dionisio Dolfin che, nel '700, fu proprio quello che volle Tiepolo al lavoro. Biblioteche comunali, diocesane, scolastiche ed universitarie si sommano alle 20 librerie attive sul territorio e, se non è un record, poco ci manca.
Una città che riserva diverse sorprese, a cominciare dalla presenza delle opere scultoree di Antonio Corradini, famoso per il Cristo velato di Napoli, ma che ha lasciato il segno anche qui, oppure dei ben tre leoni di San Marco presenti in via Rialto. Elementi che, insieme ad altri, fecero dire a Guido Piovene che questa città è così "veneziana d'aspetto". 
Il racconto prosegue con un susseguirsi di indizi e suggestioni che lasciano al lettore il compito di approfondire, di andare alla ricerca della vicende storiche sottese, senza chiarire troppo.

Una storia che ci porta spesso al '700, secolo d'oro per la città. Vediamo all'opera Carlo Goldoni e Giacomo Casanova, entrambi impegnati in schermaglie amorose, e il già citato Giambattista Tiepolo, più schivo e legato agli affetti familiari.
Un secolo che si conclude con l'avvento di Napoleone, che in 56 giorni sconvolse la vita della città.
Come detto, i personaggi vengono soprattutto abbozzati, talvolta solo citati, come Tina Modotti, pur così famosa e importante. Lo stile brillante di Paolo Medeossi riesce a coinvolgere e mantiene alta l'attenzione, anche con riferimenti ironici all'attualità.
Non manca il riferimento, ad esempio, alle Fake news che, se oggi fanno discutere animatamente, allora potevano portare anche ad esiti ben più tragici. E' il caso di Felice Cavallotti che morì in un duello nel 1898, ucciso dal direttore di un giornale che aveva sfidato lui stesso dandogli del mentitore, per quanto pubblicato in un articolo. Peraltro Cavallotti non era nuovo a questi exploit, ma il 33° duello gli fu fatale.
Il legame di Cavallotti con Udine è legato a un suo collaboratore, Giuseppe Girardini, che in città si è meritato una statua.
Tra cronaca nera e leggende locali, c'è spazio anche per i poeti. 
Giacomo Leopardi, la cui madre risulta imparentata con un conte di Udine, Rodolfo Colloredo Mels, e Paolo Maurensig che, è storia recente, a fine anni '90 cercò di progettare qui "la città dei poeti".
Un libro divertente e colto quanto basta per consigliarlo a voi lettori. Grazie a Bottega Errante Edizioni che ci riserva sempre pubblicazioni interessanti, attuali e spesso di impegno civile, a Paolo Medossi, giornalista del "Messaggero Veneto" che ci ha condotto in questo percorso affascinante, e all'angioletto del Tiepolo, gradevole Cicerone.

1 commento:

  1. Udine non ho mai avuto l'occasione di vederla, am se accadrà mi ricorderò di questo tuo post davvero interessante.
    Un abbraccio e buone feste!

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