sabato 30 dicembre 2017

L'inafferrabile tesoro

Leggende borgotaresi - a cura di Rita Santini



Una volta si sentiva spesso parlare di tesori. Il più famoso, di cui sono a conoscenza, si trovava al confine tra Borgotaro e Rovinaglia. Durante il periodo invernale, in cui ci riposavamo dal duro lavoro nei campi, la sera, raccolti attorno al focolare, i grandi raccontavano storie e leggende a volte piacevoli, ma spesso tetre, come questa, che a me faceva molta impressione, perché essendo piccola, allora, il diavolo mi ispirava terrore. Ancora di più questa, perché questo luogo era vicino al mio podere. La leggenda raccontava di un uomo che ricercava un tesoro e, in quel boschetto, il tesoro c’era davvero. Quel signore si era recato in quel posto e aveva incontrato un uomo scuro, strano, enigmatico, che lui non conosceva. Gli disse che, appena possibile, avrebbe dovuto raccogliere quel tesoro senza proferire parola, altrimenti il tesoro sarebbe scomparso. L’uomo promise che non avrebbe parlato con nessuno. La notte seguente, egli si premunì di un’asina con capiente sporta per caricarvi il tesoro che l’uomo scuro gli aveva promesso. C’era una chiara luna che illuminava tutto. Si mise a scavare velocemente, finchè la vanga si imbattè in qualcosa di duro. Insistette. Apparve un forziere, lo aprì e una luce splendente colpì i suoi occhi. Il tesoro fantastico si sparse tutto intorno, brillando al chiarore della luna. Era troppo bello! L’uomo non potè resistere e proruppe in un gran “Ooooo!!!” di meraviglia. Allora il tesoro scomparve e al suo posto comparvero tante bisce, vipere e altri animali viscidi, che sbucarono fuori e fuggirono via. Ancora oggi, in quel boschetto, alcuni sassi recano impresse le zampe del diavolo. Questo luogo viene ancora adesso chiamato “Il tesoro”.

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