Lo scorso 15
ottobre sono stato a Parma, su invito di Andrea Violi, giornalista
della “Gazzetta di Parma”, per un'intervista nella redazione di
via Mantova. L'argomento dell'intervista è stata la mia attività
sui social, e in particolare il lancio degli hashtag culturali che mi
impegna ormai da diversi anni. Il più famoso, come molti di voi
sanno, è stato #classicidaleggere, ma si possono ricordare anche
#bibliotecaideale, #twittamiunlibro e tante altre proposte culturali
che hanno sempre riscosso un buon gradimento tra gli utenti di
twitter. Ne hanno parlato anche diversi quotidiani e settimanali
nazionali, come “Il Corriere della Sera”, “Panorama” e
“Vanity Fair”, oltre alla “Gazzetta di Parma” che, fin dagli
inizi, ha dato risalto alle mie iniziative.
Qualcuno ha
scritto che sono stato uno dei primi a “fare cultura su twitter”
in Italia e, in effetti, quando ho iniziato la mia attività, erano
ben pochi gli esempi analoghi in giro sul social. Oggi twitter è
cambiato, e molte sono le occasioni di discussione culturale, ma mi
piace pensare di essere stato un po' un precursore in questo campo. Ultimamente ho ripreso il tema dei classici, con #classicidaleggereperche, che oltre ad un elenco di titoli, aveva l'obiettivo di far riflettere sul perchè un libro classico debba essere letto o riletto nel corso della nostra vita.
Nel corso
dell'intervista alla “Gazzetta” ho avuto anche l'occasione di
parlare di social network e scuola, della cultura a Parma, oggi, e di
un curioso cruciverba che mi ha visto protagonista. Per quest'ultimo
devo ringraziare, bontà sua, Renzo Vitale, che me lo ha voluto
dedicare.
Sotto trovate il link all'intervista e all'articolo. Spero
vi possa interessare! A presto!