Giuseppe Ungaretti e quelle sue riflessioni così attuali sul futuro della poesia e della società
Da qualche anno a questa parte, le dinamiche del mondo letterario riservano ingiustamente alla poesia un ruolo marginale. Non si discute in questo caso del valore della poesia in sé, da tutti riconosciuto, quanto dell'aspetto meramente commerciale. La maggioranza dei lettori predilige il genere romanzo e gli editori assecondano volentieri i loro gusti. Basti pensare che nel rapporto sul mercato del libro 2019 in Italia, pubblicato dall'AIE (Associazione italiana editori), laddove si parla di generi letterari, la poesia non risulta neppure citata . Si parla di narrativa (italiana o straniera) di “non fiction specialistica” (libri di psicologia o filosofia ) e di “non fiction generale” (politica e attualità, divulgazione scientifica, costume). Altrove si parla dei libri per bambini e ragazzi, ma di poesia neanche l'ombra. Ripensavo così ad una riflessione del grande poeta Giuseppe Ungaretti di cui quest'anno, peraltro, ricorre il 55° anniversario della morte, occorsa ...