lunedì 10 luglio 2017

Il segreto dei Druidi: Zagor e la bestia del Gévaudan





Chi segue con qualche assiduità il mio “lettore di provincia” saprà che, oltre a trattare di libri, storia e social, spesso sconfino anche nel mondo del fumetto, che mi appassiona da sempre. In questi giorni ho terminato la lettura de “Il segreto dei druidi”, maxi Zagor uscito in edicola a maggio 2017. La copertina rivela, fin dal primo colpo d'occhio, la presenza di una creatura mostruosa che darà del filo da torcere al nostro protagonista. Il copertinista, Alessandro Piccinelli, si rivela sempre più a suo agio con le atmosfere zagoriane e ci regala un altro pezzo di bravura. Chi temeva che, con la scomparsa di Gallieno Ferri, ci saremmo trovati di fronte ad un calo qualitativo dei disegni di copertina, credo abbia dovuto ricredersi. Il soggetto, di Antonio Zamberletti, affronta una tematica classica della saga di Zagor, quella di misteriose e feroci uccisioni difficili da attribuire. 
Quale animale può infliggere simili ferite e lasciare simili impronte? A rendere più avvincente la vicenda, c'è la presenza sullo sfondo dei Druidi, a loro volta piuttosto sfruttati sulle pagine del Signore di Darkwood, e basta ricordare la figura di Kandrax per capire la giusta preoccupazione di Cico e il suo “Caramba y Carambita!”
Senza voler entrare troppo nel dettaglio, per non rovinare la sorpresa di chi lo vorrà leggere, a rendere più interessante la vicenda è il fatto che il mostro che appare in copertina è nientemeno che un “parente” prossimo della bestia del Gèvaudan, che seminò il terrore nel centro della Francia sul finire del '700 causando oltre un centinaio di vittime, tutte sgozzate o divorate. Le uccisioni e i racconti degli scampati alimentarono la leggenda di questo animale leggendario, di cui non si chiarì mai esattamente la natura, e la cui reale esistenza rimane in dubbio, così come le sue forme insolite e i suoi poteri quasi soprannaturali. 
Come si spiega la presenza di questo, o di questi mostri, a Darkwood? In che modo Zagor riuscirà a mettere fine al pericolo? Chi è la bellissima ragazza mora che lo affiancherà in questa nuova avventura? 
Ora mi chiedete troppo, ma spero di avervi invogliato alla lettura. Un'ultima osservazione sui disegni di Marco Torricelli, che si trova perfettamente a suo agio nella raffigurazione delle scene nella foresta e nelle scene di inseguimenti e sparatorie, ma lascia forse un po' a desiderare nella raffigurazione della belva. Il mostro, apparso così inquietante nella copertina di Torricelli, perde un po' di efficacia nelle pagine interne. D'altronde, e non è certo colpa di Torricelli, la difficoltà del compito era grande. Come si raffigura un mostro simile?
Comunque, a conclusione del discorso, un maxi Zagor gradevole e appassionante, soprattutto  per quegli aspetti che si legano alla storia e ai misteri insoluti, a cui vengono fornite nuove risposte e regalate nuove suggestioni.









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