giovedì 6 febbraio 2014

Il Castello di Borgotaro (Castrum Burgi Vallis Tari)




Il castello di Borgotaro si ergeva maestoso a fianco della chiesa parrocchiale di Sant'Antonino, all'angolo della cinta muraria che difendeva il paese, di cui era parte integrante. Non sappiamo quale fosse la sua struttura originaria, e non si conosce la data precisa della sua costruzione, ma si può farla risalire, con buona approssimazione, al XIII° secolo. Certo è che il castello subì importanti e decisive modifiche nel corso del XV° secolo.


Nel 1429 il paese di Borgotaro passò sotto il controllo di Niccolò Piccinino, famoso Capitano di ventura, a cui si deve, secondo alcuni storici, anche l'ampliamento e il rafforzamento del castello. Successivamente, alla fine del secolo, Obietto Fieschi ne ordinò la ricostruzione, affidandola al maestro comacino Martino da Lugano.
A pianta quadrangolare, il fortilizio aveva una struttura particolarmente massiccia e si trovava in posizione sopraelevata, idonea ad essere difesa. Una sua caratteristica peculiare era quella di essere collocato all'interno delle mura, cosa piuttosto rara.
Nel corso dei secoli subì diverse modifiche e ricostruzioni. Durante il XVI° secolo, ad esempio, prima della dominazione dei Landi, Borgotaro “era cinto di assai belle muraglie, con rivellino e fossa, ed aveva numero di torri attorno in modo che per battaglia... non aveva da temere un mediocre esercito ed avrebbe rovesciato per molti giorni ogni impeto”. Il nuovo Principe, Agostino Landi, salito al potere nel 1551, ordinò l'abbattimento delle mura. É molto probabile che, in quell'occasione, lo stesso castello venisse danneggiato. Ulteriori pesanti danni, nel secolo successivo, furono provocati dalle piene del Taro, che allora scorreva molto più a monte, a ridosso del terrapieno su cui sorgeva il castello.
Nel corso della sua lunga e gloriosa storia, questo edificio non ebbe solo la funzione di fortezza, ma fu utilizzato anche come palazzo del Governatore, come prigione e come sede del Municipio. Nei primi decenni del '900, però, il suo ruolo e la sua funzione furono messi seriamente in discussione.
Il plastico del castello donato da Berto Pinazzi alle Medie di Borgotaro
Nel 1926, durante la costruzione della nuova strada per Bardi, una parte del castello fu abbattuta per permettere la realizzazione della strada che, dalla rotonda davanti al piazzale della Chiesa di Sant'Antonino, porta a Piazza Farnese. Nel 1936 il Comune si impegnava a dare un contributo per la costruzione della nuova “Casa del Fascio”, che sarebbe dovuta sorgere al posto del castello. Due anni dopo il Comune, non riuscendo a garantire il contributo promesso, si impegnava ad addossarsi la spesa necessaria per la demolizione del maniero. I lavori iniziarono in quell'anno e proseguirono nel 1939. 
Lo scoppio della guerra li interruppe, lasciando il castello demolito solo in parte, ma comunque inabitabile.
Solo nel 1958, dopo che l'Amministrazione Comunale aveva donato edificio e area all'Ente “Casa del Fanciullo” per l'erezione del nuovo asilo, iniziarono i lavori per la completa demolizione.
Oggi, dell'antica fortezza di Borgotaro, rimane solo il torrione mozzo situato nei pressi della Chiesa parrocchiale.


Massimo Beccarelli

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