La presentazione a Borgotaro: foto di Alessandra Bassoni |
Ci tengo a parlarne perchè “Il sole e la neve”, è un libro di grande originalità, fabbricato
artigianalmente e stampato su “carta paglia”, la particolare
carta usata anche da macellai e salumieri. La rilegatura è fatta con
lo spago, come quello che si usa di solito per i salami e i
culatelli. La tiratura è bassissima: solo 300 copie.
Sul piano dei
contenuti, il
libro è composto da 142 mini-capitoli, o “coriandoli”,
all'apparenza autonomi l'uno dall'altro. Proseguendo nella lettura,
però, si coglie la trama di un unico racconto, che ha come
protagonista un bambino di nome Luigi. Un bambino che poi, via via,
diventa grande, affrontando le varie esperienze della vita, da quelle
piacevoli a quelle più dolorose. La storia si colloca negli anni '60
e racconta un mondo che in larga parte non esiste più, ma che nel
ricordo assume quasi una dimensione mitica. Accanto al protagonista,
ruotano una serie di personaggi: i famigliari, gli amici, i
negozianti, gli artigiani... tutti tratteggiati in modo mirabile.
Sembra di vederli emergere dalle pagine, vivi, sembra quasi di
riconoscere dei vecchi amici. La narrazione segue i mesi dell'anno,
da giugno a giugno. L'autore si sofferma sui cambi di stagione, i
diversi profumi e colori della natura nel corso dell'anno. Si
vedono i boschi, i campi, i cieli, i fiumi dell'Appennino. I
testi sono accompagnati dai bellissimi disegni dell'artista
parmigiano Enrico Robusti. Le immagini riprendono le varie fasi della
storia, le stesse situazioni raccontate dall'autore, ma le
reinterpretano con un occhio diverso, contribuendo ad accrescere il
valore dell'opera.
Massimo Beccarelli
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