domenica 6 luglio 2014

I cento anni del Parma F.C. festeggiati a Borgotaro


Il tavolo dei relatori (Foto Angelo Franchi)
Lo scorso sabato 5 luglio 2014, dalle 17,30, presso i Portici di Palazzo Manara a Borgotaro, sono stati presentati due importanti volumi legati alla storia del Parma Calcio, in occasione del centenario di fondazione della società. Nella prima parte del pomeriggio, introdotti da Franco Brugnoli, giornalista della “Gazzetta di Parma”, gli autori Sandro Piovani e Giuseppe Squarcia hanno parlato di “Cento anni di Parma football club”, volume ufficiale del centenario. Un libro ricchissimo di immagini e di storie, che ripercorre i momenti salienti della storia della squadra, da quelli più bui a quelli più entusiasmanti, dalle retrocessioni alle coppe vinte. La narrazione di Piovani e Squarcia, avvincente e ricca di aneddoti anche personali, legati a interviste, incontri e amicizie con i calciatori del Parma, ha coinvolto il pubblico, che è intervenuto spesso, proponendo domande e interrogativi, testimoniando la grande passione che da sempre accompagna la compagine ducale.
Il secondo volume presentato nel corso del pomeriggio è stato “Undici cuori sotto una maglia crociata” di Mario Verdini, pseudonimo del prof. Pier Luigi Spaggiari.
Spaggiari, staffetta partigiana durante la Resistenza, ha coniugato la carriera di Dirigente bancario (è stato anche Vicedirettore generale di Banca Monte Parma), con quella di docente universitario, prima di Storia economica e poi di Economia applicata, fino a diventare Professore Ordinario di Economia e politica dei trasporti presso l'Università di Parma. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, è stato insignito nel 1995 del Premio Sant'Ilario.
Non tutti sapevano, però, di questo suo lavoro giovanile, peraltro fondamentale e di grande pregio, per varie ragioni. Ne abbiamo parlato alla presenza del figlio, dott. Giulio Spaggiari, e di Silvio Gabella, presidente del Parma Club Cral Cariparma, che ne ha promosso la ristampa.
Un volume senza dubbio di grande pregio, dicevo, e non solo per il fatto di essere stampato in 100 copie numerate e che quindi costituirà a breve una ricercata rarità bibliografica, ma anche per la forma stessa del volume e, ancora di più, per quanto riguarda i contenuti.
Ho parlato di forma perchè la ristampa anastatica ci fa tornare indietro nel tempo, ci mostra i caratteri tipografici dell'epoca, la copertina e i disegni di Aristide Barilli, le pubblicità di allora, le fotografie della squadra... e ci fa riassaporare il clima dell'epoca.
Massimo Beccarelli, Sandro Piovani e Franco Brugnoli (Foto Franchi)
Il contenuto poi, dal curioso esordio mitologico alle vicende più strettamente calcistiche, ci mostra gli esordi di una squadra che nasce legata a Verdi ma anche al profumo delle violette e ai sapori dei panini imbottiti. I primi anni in cui si andava in trasferta in bicicletta e con pochi soldi, si giocava davanti a poco pubblico e i tornei si concludevano magari in una giornata.
Ma è anche una storia ricca di date, nomi, qualche poesia e soprattutto di partite, in quegli anni che vanno dal 1913 al 1949, e attraversano il periodo di due guerre mondiali...
e poi ci sono gli aneddoti legati agli arbitri, le partite contro i cugini di Reggio, già allora molto sentite, ma anche la morte che purtroppo si fa strada anche sui campi da calcio: l'episodio di Nino è una pagina toccante, di alta poesia e di profondo lirismo.
Per concludere, è un libro in cui emerge con forza l'affetto dei parmigiani per la loro squadra, un affetto che non è mai venuto meno, e che traspare chiaramente da queste pagine ricche di passione e di amore che costituiscono, molti anni prima dell'esaustivo e completo volume di Sandro Piovani e Giuseppe Squarcia, il primo vero libro dedicato alla storia del Parma.

                                                      Massimo Beccarelli




1 commento:

  1. Peccato la scarsa presenza dei borghigiani. I relatori meritavano ben altro

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