domenica 12 giugno 2016

Storia di Borgotaro: Che fare della vecchia torre del castello?




Mi sono già occupato, su questo blog, del Castello di Borgotaro e dei passaggi che portarono alla costruzione dell'Asilo "Casa del Fanciullo". Oggi voglio aggiungere un altro tassello alla storia di questo maniero che è sempre rimasto nel cuore di tutti i borgotaresi.
Curiosando tra le pagine della “Voce del Taro” del 18 febbraio 1962, mi sono imbattuto in un breve articolo che recava questo titolo: “Sarà abbattuta la vecchia torre del castello?”
Già negli anni '60 infatti, del vecchio castello di Borgotaro, ricostruito per ordine di Obietto Fieschi verso la fine del '400 dal maestro comacino Martino da Lugano, e parzialmente abbattuto nel 1938, rimaneva ben poco.
In particolare, scrive l'autore dell'articolo, “la vecchia torre del castello, che sorge nei pressi della chiesa parrocchiale, sull'area dove fra breve inizieranno i lavori per la costruzione della “Casa del Fanciullo”, è diventata oggetto di commenti fra la popolazione”. E le ragioni sono spiegate poco oltre. Infatti, “enormi crepe che la segnano per tutta la sua altezza ne hanno ormai minato la stabilità, per cui ora l'antica costruzione, oltre a non assolvere ad alcuna necessità, rappresenta un pericolo vero e proprio per i frequenti ed improvvisi crolli di cornicioni e parti di merlature”.
Lì nei pressi, infatti, sorgeva il macello comunale e il Comune “aveva dovuto provvedere a recintare la zona” per evitare pericoli alle persone. Che fare dunque della vecchia torre del castello? Si era contattata anzitutto la Sovrintendenza alle Belle Arti che aveva suggerito “il completo restauro del monumento”, ma ancora l'Amministrazione comunale non aveva deliberato nulla in proposito. Un'altra ipotesi, che pure sembrava riscuotere un forte consenso, era molto drastica: “La maggior parte della popolazione sembra tuttavia propensa ad auspicarne l'abbattimento per evitare l'eventualità di incidenti”.
D'altronde, concludeva tristemente l'autore dell'articolo, del nostro bel castello rimangono ormai solo “pochi ruderi pericolanti”.


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