giovedì 13 dicembre 2018

Giacomo Puccini, un anniversario e quattro curiosità




Nasceva 160 anni fa a Lucca, proprio nel mese di dicembre, uno dei più famosi e amati compositori operistici italiani: Giacomo Puccini.
Amante della caccia, delle automobili e delle donne, Puccini fu un vero bohémien, vero interprete della società del suo tempo. Amato, ma non da tutti, spesso messo in competizione con Giuseppe Verdi, Puccini fu una personalità straordinaria, capace di ispirarsi alla cultura musicale europea più innovativa, guardando a Wagner, a Massenet, a Bizet, ma capace di rinnovare la tradizione operistica italiana in modo originale, anche nella scelta delle ambientazioni, spesso ispirate alle tradizioni di popoli lontani, come la Cina di Turandot, il Giappone della Madama Butterfly o il Far West della coraggiosa Fanciulla del West. Questo senza tralasciare la vecchia Europa, ambientando a Parigi Manon Lescaut e la Bohème, e a Roma la Tosca.

Prima curiosità: il suo vero nome era Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini. La cosa deve avere provocato qualche stupore, quando all’anagrafe di Lucca venne battezzato con tutti i nomi dei suoi antenati, dal trisnonno al padre.

Nel 1886, non ancora trentenne, Puccini iniziò a frequentare Elvira Bonturi, già sposata con un commerciante di Lucca e madre di due figli. Questo non gli impedì di coltivare il loro amore e di scappare a Monza con lei. Da Elvira ebbe il figlio Antonio. Quando rimase vedova, nel 1904, finalmente i due si sposarono. Donna di temperamento e molto gelosa, fu per Puccini un vero punto di riferimento. 
Ed ecco la seconda curiosità: Secondo Giampaolo Rugarli (autore del volume “La divina Elvira”, edito da Marsilio) a Elvira sono ispirate tutte le immortali eroine delle opere pucciniane: da Mimì a Liu, a Tosca, alla gelida Turandot.
Puccini, però, non amava solo le donne e la musica; un altro suo grande amore era quello per la velocità. Quando cominciò ad avere successo, e quindi ebbe una buona disponibilità economica, iniziò ad acquistare numerose auto, che però guidava talvolta in modo un po' spericolato. Nel 1903 ebbe un rovinoso incidente: a bordo dell’auto c’erano la moglie, il figlio e il meccanico, che non subirono gravi danni, mentre il compositore si fratturò una gamba. 

Ed ecco una terza curiosità, questa volta legata ai motori: Puccini sarebbe l' “inventore” del primo fuoristrada: infatti per meglio raggiungere i luoghi impervi dove amava andare a caccia si fece costruire da Vincenzo Lancia una vettura prototipo caratterizzata da un telaio rinforzato e da ruote artigliate. Il prezzo, di 35.000 lire, era astronomico per l'epoca, ma non per lui.

Quarta ed ultima curiosità, a Giacomo Puccini è dedicato anche il Cratere Puccini che si trova sul pianeta Mercurio.


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