Emilio
Salgari è sinonimo di avventura. Il suo nome richiama alla memoria
tanti romanzi e tanti personaggi indimenticabili, spesso facenti
parte di veri e propri cicli narrativi. Si ricordino solo il Ciclo
dei pirati della Malesia e l'indimenticabile Sandokan, oppure quello
dei Corsari delle Antille, il Corsaro nero e sua figlia Jolanda.
Libri che tutti abbiamo letto, spesso nel corso dell'infanzia, con
avidità e con vero piacere, accompagnati da uno stile inconfondibile
e dal richiamo invincibile di mondi lontani e misteriosi.
E pazienza, viene da aggiungere oggi, se, come noto, Salgari quei viaggi e quelle avventure non le visse mai realmente in prima persona, ma fossero frutto dei suoi studi e del suo continuo documentarsi su libri e atlanti.
Rimane comunque un autore da
riproporre ai più giovani e non deve essere dimenticato. Non
tutti i suoi libri, però, sono facili da reperire. Se si
escludono infatti i suoi grandi classici, che abbiamo citato sopra,
molti altri libri bellissimi di Salgari sono ormai fuori catalogo.
Era il caso de “I corsari delle Bermude” che però è stato
“salvato” e recentemente ripubblicato da Edizioni della Sera,
prima uscita della Collana di Classici Junior. Un'iniziativa
lodevole, che ripropone ai lettori un testo del 1909, che conserva
tuttora una notevole freschezza e, soprattutto, il marchio
inconfondibile dello stile salgariano.
La storia è
ambientata al tempo della guerra d'indipendenza americana e il
protagonista è Sir William, capitano della nave corsara “Il
Tuonante”, che sta facendo rotta su Boston per andare a liberare la
sua promessa sposa, Mary di Wentwort, prigioniera del malvagio
Marchese d'Halifax. Un'impresa ardua, in cui il capitano verrà
assistito da due fedeli e curiosi amici, il mastro d'equipaggio Testa
di Pietra e il gabbiere Piccolo Flocco. Un trio irresistibile che ci
accompagna lungo le quasi 400 pagine del romanzo, tra assalti
impetuosi e astuti stratagemmi, fino a giungere al castello dove è
rinchiusa la fanciulla, dove una serie di imprevisti metteranno a
dura prova i nostri eroi.
Un libro
avvincente e ricco di spunti anche ironici, di una comicità che non
ti aspetti e che rende ancora più gradevole la lettura. Un libro
corredato da interessanti apparati che svelano aspetti della vita dei
corsari e da un utile glossario che spiega i termini più difficili
del linguaggio marinaresco.
Un buon
punto di partenza per avvicinare i giovani alla lettura e, per gli
adulti, l'occasione di fare un tuffo nel passato. Un grazie a Stefano
Giovinazzo di Edizioni della Sera che ci ha regalato questa
interessante riedizione.
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