Anche se le donne vanno festeggiate in ogni momento dell'anno, in questo giorno a loro dedicato mi sembrava bello condividere con voi tre poesie che descrivono la figura femminile nelle sue diverse sfaccettature. William Shakespeare e Rabindranath Tagore celebrano quelle doti e quelle virtù che rendono la donna straordinaria ai loro occhi. Oriana Fallaci, invece, ci fa riflettere sulle difficoltà e sull'eterna sfida che comporta l'essere donna, ancora oggi. Buona lettura e buon 8 marzo!
WILLIAM SHAKESPEARE - sonetto 18
Dovrò
paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e
temperato:
e il nolo estivo
presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo
caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello
non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma
la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora
hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando
in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con
occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà.
RABINDRANATH
TAGORE - Donna
ma
anche degli uomini, che sempre
ti
fanno bella con i loro cuori.
I
poeti ti tessono una rete
con
fili di dorate fantasie;
i
pittori danno alla tua forma
sempre
nuova immortalità.
Il
mare dona le sue perle,
le
miniere il loro oro,
i
giardini d'estate i loro fiori
per
adornarti, per coprirti,
per
renderti sempre più preziosa.
Il
desiderio del cuore degli uomini
ha
steso la sua gloria
sulla
tua giovinezza.
Per
metà sei donna,
e
per metà sei sogno.
Essere
donna
è
così affascinante.
È
un’avventura
che
richiede
un
tale coraggio,
una
sfida,
che
non finisce
mai.
Nessun commento:
Posta un commento