venerdì 20 marzo 2020

Essere felici controvento - la recensione di Amore moda e fantasia



Vi presento oggi una nuova bella recensione a cura della blogger di "Amore moda e fantasia" che, dal 2016, parla sul web di moda, tendenze, ricette, attività creative e tanto altro. La sua pagina Facebook è molto seguita ed ha quasi 2.000 iscritti. 
Il libro consigliato da Amore moda e fantasia è: "Essere felici controvento" di Rafael Santandreu. Lasciamo la parola a lei:


Essere felici controvento-Trasforma le avversità in occasioni di crescita con la psicologia cognitiva di Rafael Santandreu (psicoterapeuta catalano affermato, che si occupa soprattutto di psicologia cognitiva), tradotto da Marco Amerighi, Vallardi Editore. L’autore, attraverso lo studio dei casi dei suoi pazienti, ci dà risposte concrete.
L’autore in questo libro ci offre uno scenario completo, occupandosi di tutto ciò che ruota intorno alla nostra esistenza, dalle paure più recondite alle preoccupazioni più banali che a volte possono condizionare la nostra vita e il nostro modo di affrontare le varie situazioni.
La realtà non è sempre come appare, a volte basta un po’ di coraggio, eliminando i timori (derivanti da ansia, depressioni, ossessioni) e troviamo una forza cognitiva. Il benessere lo dobbiamo trovare in noi, è nella nostra testa; dobbiamo “camminare leggeri”, cioè rinunciare a tutto e apprezzare la vita così come viene, apprezzando anche le piccole cose, come: un sorriso, un tramonto, un fiore, una passeggiata, ascoltare la musica, avere una conversazione piacevole con qualcuno, l’arte. Questi passi sono i fondamenti della teoria cognitiva.
  

Le persone più forti sono quelle che riducono le proprie necessità. Potrebbero addirittura “essere felici in una discarica”, il che significa osservare le cose da un diverso punto di vista, senza lamentarsi, trovando il lato positivo anche nelle situazioni negative, trattandole con leggerezza, “riuscendo a trarre piacere da un piccolo evento triste o a farsi dare la carica da un momento di nervosismo”. “Possiamo fare cose meravigliose in qualunque situazione”. Solo l’amore e l’umiltà contano. La felicità risiede nella testa. Le persone felici, risultano più attraenti e tutti vogliono stare con loro. Se vivi una situazione difficile, magari immaginando di essere in un luogo bellissimo, lontano dal caos della vita di tutti i giorni, tutto si alleggerisce e si potrebbe riuscire a leggere anche un buon libro, mentre i figli corrono per casa, o c’è il rumore del traffico a tormentarci. Un libro completo che contiene riferimenti di Orazio, di Santa Teresa d’Avila, del poeta Juan Ramón Jimenez, del monaco buddhista Onitsura, della poetessa Tatsuko, di San Francesco d’Assisi, di Oscar Wilde, di Martin Luther King e tanti altri. 

In breve vi racconterò uno degli esempi citati nel libro che qui voglio condividere con voi, ponendo l’attenzione sul fatto che a volte la vita può essere vista da diversi punti di vista. È la storia di un padre poverissimo e di suo figlio che vivevano in un piccolo paesino della Cina. Possedevano solo un pezzo di terra e un cavallo. Un brutto giorno il cavallo scappò e rimasero senza aiuto per arare la terra. Tutti i loro vicini dispiaciuti andavano dal padre a consolarlo, ma lui diceva loro: “Come fate a sapere che è una disgrazia?”, lasciandoli increduli. Dopo una settimana il cavallo ritornò con una giumenta stupenda; quando lo seppero i vicini si congratularono con lui, ma il pover’uomo rispose loro: “Ma come fate a sapere che è una benedizione?”. In questo caso i vicini pensarono che fosse impazzito. Poco tempo dopo il figliolo volle addomesticare la giumenta ma senza risultato, anzi scalciando gli ruppe una gamba. Quando lo seppero i vicini preoccupati andarono dall’uomo a dimostrare la loro solidarietà e poi lui gli rispose: “Come fate a dire che è una disgrazia?”, lasciandoli senza parole. Quando il Giappone dichiarò guerra alla Cina, tutti i giovani dovettero partire per il fronte, anche quelli del paese e morirono tutti, tutti tranne il ragazzo che grazie all’incidente della giumenta non poté partire. Il ragazzo guarì e molte cose si sistemarono.

Dobbiamo accettare il mondo intero con tutti i suoi difetti, poiché nessuno è perfetto. Ognuno di noi nella sua complessità e imperfezione può essere meraviglioso. Impariamo a dialogare. Apprezziamo la compagnia degli altri, ma cerchiamo di star bene anche da soli. Accettiamo le opinioni altrui, non pretendendo di avere sempre ragione. Il nostro punto di vista è importante ma lo è anche quello degli altri. Dire sempre di sì è sbagliato, come lo è essere troppo esigenti e critici con noi stessi. Diamoci una possibilità, trattiamoci con comprensione e amore, prendiamoci cura di noi stessi.
Bisogna aprire la mente, la vita ci offre tante opportunità.





3 commenti:

  1. È passato tanto tempo da quando ho letto questo articolo. Il libro contiene bellissimi suggerimenti, difficili da attuare, ma essere felici contro vento forse si può, basta capire cosa vogliamo e quali priorità dare alla nostra vita.

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