venerdì 7 novembre 2014

"La vita", un libro di poesie di Giuseppina Latini



Queste poesie di Giuseppina Latini, poetessa di origini romane, raccontano la vita. La vita con le sue gioie e i suoi dolori, i suoi alti e bassi, l'amore, la rabbia, il riso e il pianto. Queste poesie dunque raccontano la "sua" vita, direte voi. É un'autobiografia poetica? Forse sì, in parte lo è. Ci sono tratti sicuramente autobiografici, ma la questione non è tanto quella di discernere quali sono gli elementi autobiografici e quali non li sono, quanto piuttosto di osservare che, tra le righe, ognuno di noi può riconoscere esperienze, passaggi della propria vita. Queste poesie assumono, dunque, in quest'ottica, un altro valore, un valore universale. E' la vita di Giuseppina, ma è anche la vita di ognuno di noi, e quando leggerete questi versi vi accorgerete di aver provato tanti dei sentimenti che vi vengono descritti, di avere vissuto le stesse situazioni, gli stessi momenti di felicità e le stesse delusioni. Una vita a volte difficile, ma affrontata con un ottimismo di fondo che fa trovare sempre le ragioni per vivere, per andare avanti, per affrontare tutto col sorriso, e con la convinzione che tutte queste prove rafforzano il carattere, perchè la vita, comunque, deve continuare. 
Giuseppina Latini e Massimo Beccarelli (Foto Agitati)
Una vita che è dono di Dio e quindi va rispettata, sempre e comunque. Sono poesie ricche di saggezza, ma non quella degli eruditi o degli studiosi, bensì quella nutrita dall'esperienza del vivere quotidiano. Sono poesie narrative, scorrevoli, quasi dei racconti in versi. Sono semplici, chiare, ed è gradevole lasciarsi trasportare dalla lettura.
É una poesia che “va verso la prosa”, per citare le parole del critico letterario Alfonso Berardinelli, ma non si tratta di un difetto. Il '900 ci ha insegnato che la poesia non è più soltanto fatta di rime regolari, rime baciate, e forme metriche precise.
Alcuni dei maggiori poeti italiani del secondo '900 hanno scritto poesie narrative. Pensiamo a Giovanni Giudici o ad Attilio Bertolucci, che ha addirittura scritto un romanzo in versi: “La Camera da letto”. Le poesie di Giuseppina Latini, seppur facendo le debite proporzioni, si possono idealmente collocare all'interno di questo filone.

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