lunedì 10 dicembre 2018

I due fantasmi del castello di Torrechiara


Il castello quattrocentesco di Torrechiara (PR), meta turistica tra le più amate e conosciute del territorio parmense, ospiterebbe, secondo la tradizione, misteriose presenze.
Fatto costruire tra il 1448 e il 1460 dal conte Pier Maria II de' Rossi con scopi di carattere difensivo, è fortificato con una triplice cinta muraria e quattro torri angolari collegate da cortine merlate. Il castello fu anche il nido d'amore del conte e della giovane da lui amata, Bianca Pellegrini. 
Nunc et semper
I due amanti, pur essendo entrambi già sposati, vissero la loro relazione alla luce del sole. Il castello ospita, tra le altre cose, la bellissima “Camera d'oro”, affrescata probabilmente dal pittore Benedetto Bembo e molte raffigurazioni, fortemente simboliche, trattano proprio dell'amore del conte per Bianca, affrontato secondo i rituali dell'amore cavalleresco. La denominazione della camera era proprio dovuta all'oro zecchino che un tempo rivestiva le formelle in terracotta delle pareti. Sulla parete campeggia un nastro che lega i due cuori intrecciati con le iniziali di Bianca e Pier Maria. Sul nastro, la scritta dedicata all'amata: “Nunc et semper” (ora e sempre).
All'interno del maniero, ormai anziano, Pier Maria morì nel 1482.
Pier Maria Rossi
Uno dei due fantasmi, che pare ancora oggi aggirarsi intorno alle mura del castello, sarebbe proprio quello di Pier Maria. Chi dice di averlo visto sostiene di aver incontrato un uomo anziano, dall'aspetto nobile e altero, vestito con gli abiti quattrocenteschi. Il fantasma non li avrebbe spaventati, anzi lo hanno descritto come un'anima errante, sconsolata e piangente. Si incontrerebbe sul Rio delle Favole, lungo la strada che conduce all'ingresso del castello, e ripeterebbe il motto dedicato all'amata: “Nunc et semper”.
L'altro fantasma sarebbe quello di una donna di incantevole bellezza. Chi sostiene di averla vista, afferma di averla incontrata sul lato est del maniero, dove apparirebbe nelle notti di plenilunio al calar della nebbia. Si dice che sia una duchessa murata viva dallo sposo nelle cantine della Rocca. A differenza del primo fantasma, questa sarebbe un'anima allegra e appassionata, a tal punto da offrire baci agli uomini che la incontrano, forse per vendicarsi del marito assassino.
Sarà vero? Non resta che fare un salto a Torrechiara e dare un'occhiata!

D'altronde, ogni castello che si rispetti ha il suo fantasma... o no?

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