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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Borgotaro: due lapidi risorgimentali

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Strano destino quello delle lapidi commemorative. Il loro scopo è quello di ricordare un personaggio, un fatto storico, un episodio significativo della storia di una comunità. Vengono collocate in luoghi pubblici, accessibili a tutti, affinchè tutti le leggano e, strano destino, si diceva… nessuno le legge. Passiamo distratti per le vie del Borgo, sempre indaffarati, e non ci curiamo di queste presenze silenziose e discrete. Ognuna di loro racconta una storia, tante storie. Come ci meravigliamo quando qualche nostro concittadino, più attento di noi, ce le racconta! Notavo, in questi giorni, due lapidi che risalgono al giugno 1859, 150 anni fa: piena epoca risorgimentale. L’Italia cercava da tempo, vanamente, di liberarsi dal predominio austriaco. L’anno precedente, 1858, il Conte di Cavour e Napoleone III avevano stipulato un accordo segreto a Plombieres, che garantiva ai piemontesi l’appoggio francese in caso di aggressione austriaca. Non ci fu bisogno di attendere ...

Una nuova veste grafica per il "Lettore di provincia"

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A distanza di quasi un anno dalla sua nascita, ho ritenuto opportuno dare una nuova grafica a questo blog. Finora avevo ritenuto di concentrarmi soprattutto sui contenuti, cercando di proporre argomenti che potessero interessare agli amici lettori che, in questi dieci mesi, mi hanno seguito con crescente attenzione. Le quasi 8000 pagine visualizzate fino ad oggi, per un blog di taglio storico-letterario, non sono certo poche, e sono molto soddisfatto. Era giusto però cercare di migliorare anche l'aspetto di questa pagina. Senza grandi pretese, ci ho provato.  L'intestazione "Lettore di provincia" è stata resa più evidente e mostra uno scorcio del mio paese, Borgotaro. I colori di sfondo sono ora tendenti al bianco, e mi sembrano più gradevoli. A lato ho aggiunto alcune immagini, come il logo di #classicidaleggere, a cui tengo molto. Insomma, senza farla tanto lunga, spero che la nuova veste grafica vi piaccia... Ho fatto del mio meglio.

“I luoghi si raccontano” di Sergio Mussi: ogni nome, una storia

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Oggi vi voglio parlare del libro: “I luoghi si raccontano” ( fascicolo numero 1 – Toponomastica di Borgotaro) . L’autore, Sergio Mussi, si è avvalso della consulenza linguistica di Giulia Petracco Sicardi, professore emerito di Glottologia all’Università di Genova. L’impaginazione e la grafica del volume sono state invece curate dal figlio Luca Mussi, ingegnere elettronico. Il libro di Mussi è importante perché ci dà la possibilità di conoscere un luogo attraverso la sua denominazione locale: “I luoghi e i toponimi – ha rilevato Marzio Dall’Acqua, che ne aveva curato la presentazione, ormai qualche anno fa – rappresentano una storia che aiuta a capire che cosa è avvenuto nel passato”. 

Cesare Cavanna: l’arte della tipografia

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Cesare Cavanna, figlio di Antonio e Caterina Bianchi, nasce a Berceto l’8 novembre 1852. La fanciullezza, però, la trascorre a Borgotaro, dove il padre si trasferisce alle dipendenze del Comune. Il finire dell’800 è una stagione di grandi speranze, di grande entusiasmo nel progresso tecnologico. Si sta affermando il capitalismo, le attività industriali sono in grande espansione e sta nascendo una nuova classe imprenditoriale. Cavanna è un giovane intraprendente, sensibile al nuovo, aperto alle possibilità che la nascente società industriale può offrire, anche in un centro montano e agricolo come Borgotaro. Sul finire del 1876, Cavanna rileva l’officina-tipografia di Francesco Bergamini, da tempo attiva in paese, e già nel 1877 si trova, su carta intestata, la nuova ragione sociale della ditta.  Il motto latino scelto da Cavanna per rappresentare la sua impresa recita: “Nihil audentibus arduum” (nulla è difficile per gli audaci). La frase rende bene l’idea della personal...