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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Aldo Boraschi - “Al limite del buio”

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Voglio condividere alcune riflessioni sul bel libro di Aldo Boraschi “Al limite del buio”, che è stato presentato oggi, 31 maggio, al bar “Odissea” di Borgotaro. Il libro di Aldo Boraschi prende le mosse da un omicidio... A Lavagna, un pensionato viene trovato ucciso. La vittima è Giovanni Battista Bernabò, detto Giobatta. Una vita senza ombre, una morte inspiegabile. Nessun indizio, solo due parole farfugliate ad un Carabiniere prima di morire: Cavi... gna... Ma le indagini, più che dai Carabinieri, sono portate avanti da Fabio Riccò, giornalista della piccola emittente televisiva Teletua. Fabio era il protagonista anche del precedente romanzo di Boraschi. Nella sua figura, l'autore ha forse condensato alcuni aspetti della propria autobiografia, in particolare l'esperienza di lavoro presso la tv valtarese “Videotaro”, che allora nasceva. Nel libro, Fabio viene descritto così: “capelli eternamente scarruffati e leggermente ingrigiti all'altezza delle tempie”, vive...

Com'era Borgotaro nel 1861?

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Borgotaro, foto storica Sono state molte, un paio d'anni fa, le celebrazioni dedicate al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Oggi ci sembra interessante ritornare sull'argomento, perchè ci è capitato recentemente di consultare un testo antico, pubblicato proprio nel 1861, che parla del nostro paese. Si tratta del “Dizionario topografico dei Comuni compresi entro i confini naturali dell'Italia” compilato da Attilio Zuccagni-Orlandini, e pubblicato a Firenze dalla Società editrice di patrii documenti storico-statistici. Il corposo volume, si legge nel Proemio, era stato pubblicato “per far conoscere ai connazionali i tanti Comuni nei quali essa è divisa, di una gran parte dei quali nemmen conoscesi il nome”. Prima dell'Unità, come noto, l'Italia era ancora divisa in tanti stati, indipendenti l'uno dall'altro, e una pubblicazione di questo genere poteva servire per rafforzare il vincolo di appartenenza a un unico stato. I Comuni sono elenca...

La scrittrice Stella Stollo ospite a Borgotaro

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Giuseppe Marletta, Stella Stollo e Massimo Beccarelli Sabato 11 maggio, la “Biblioteca Manara” di Borgotaro ha ospitato la scrittrice Stella Stollo. Nata ad Orvieto, una laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia, è insegnante di scuola primaria in un paese in provincia di Siena. Al tavolo dei relatori si sono alternati Elisa Delgrosso (direttrice della biblioteca), il prof. Massimo Beccarelli (insegnante di lettere e moderatore), Giuseppe Marletta (scrittore) e l’autrice. É stato un pomeriggio ricco di stimoli culturali interessanti, in cui si è parlato di scrittori emergenti, del mondo dell'editoria e di molti altri temi di carattere culturale. Elisa Delgrosso ha ricordato “La vetrina degli autori emergenti”, l'iniziativa della biblioteca finalizzata appunto a far conoscere al pubblico le opere di scrittori alle prime armi, e poi ha fatto un breve curriculum della Stollo, evidenziandone la vasta cultura e i molteplici inter...

Anni '60 a Borgotaro: Dal castello alla "Casa del Fanciullo"

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Il Castello di Borgotaro. Durante estate del 1958, fervevano i lavori intorno alla chiesa parrocchiale di Sant’Antonino. L’area interessata dai lavori era quella situata al fianco della chiesa, dove attualmente sorge il campetto di gioco per i ragazzi, e l’area un tempo occupata dal vecchio castello, in parte abbattuto. Da tempo era emersa la necessità di trovare nuovi spazi per l’asilo, che allora aveva sede nella cosiddetta Casa dell’Abate, l’edificio ancora noto a tutti come “asilo vecchio”.  Il nuovo arciprete di Borgotaro, Mons. Francesco Corsini, insediatosi nel 1952, aveva espresso tutta la sua preoccupazione perché riteneva che quei locali non fossero idonei ad ospitare i bambini.  Scriveva infatti nel 1955 su “La mia parrocchia” (così si chiamava allora “Voce del Taro”): “A dieci anni di distanza dalla fine della guerra, il problema della scuola materna di Borgotaro non ammette più proroghe ne differimenti. Sapete in quali angusti e infelici locali sono anco...

Bruno Raschi "Ronda di notte"

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Nei prossimi giorni tanti scriveranno di Bruno Raschi nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Per ricordarlo, preferisco lasciare la parola a lui... Vi riporto il famoso passo di un articolo apparso sulla "Gazzetta dello Sport" del 28 maggio 1960, in occasione del primo passaggio del Giro d'Italia a Borgotaro. "Bella era la sera, tranquillo il mare. Era una notte soave, piena di magnifici sentori. Io precedevo la corsa con allunghi di appassionata fantasia fino a Pontolo e alla Pieve, alle porte del mio Borgo che non l'aveva vista mai e l'attendeva come un'eredità morgana, che per anni gli era stata promessa e tolta quasi che mai la meritasse. Finalmente, per la gente del mio paese, il dispetto era finito; già la vedevo far grande festa per le strade in un concerto dialettale di campane, ch'io solo avrei compreso del tutto. Il Giro approdava al mio fiume per sorseggiare l'acqua del Tarodine, un'acqua fresca e miracolosa, scat...