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Visualizzazione dei post da 2017

Poesia in musica: "L'anno che verrà" di Lucio Dalla

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Cari amici di "Lettore di Provincia", un altro anno sta giungendo al termine  e vi voglio dedicare una canzone a tema. Come sempre si tratta di vera poesia in musica. Lucio Dalla ci aveva abituato a contenuti alti e profondi, e gli abbiamo già dedicato un post . Questa canzone vide la luce nel 1979, alla fine di un decennio martoriato dagli anni di piombo, e quindi assumeva allora anche una connotazione politica. Quel "continuare a sperare" faceva venire i brividi.  Come sempre, vi propongo il testo e la canzone.  Auguri di buona fine e miglior principio d'anno.  Speriamo che il 2018 sia un anno buono per tutti! L'anno che verrà Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.  Si esce poco la sera compreso quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia v...

L'inafferrabile tesoro

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Leggende borgotaresi - a cura di Rita Santini Una volta si sentiva spesso parlare di tesori. Il più famoso, di cui sono a conoscenza, si trovava al confine tra Borgotaro e Rovinaglia. Durante il periodo invernale, in cui ci riposavamo dal duro lavoro nei campi, la sera, raccolti attorno al focolare, i grandi raccontavano storie e leggende a volte piacevoli, ma spesso tetre, come questa, che a me faceva molta impressione, perché essendo piccola, allora, il diavolo mi ispirava terrore. Ancora di più questa, perché questo luogo era vicino al mio podere. La leggenda raccontava di un uomo che ricercava un tesoro e, in quel boschetto, il tesoro c’era davvero. Quel signore si era recato in quel posto e aveva incontrato un uomo scuro, strano, enigmatico, che lui non conosceva. Gli disse che, appena possibile, avrebbe dovuto raccogliere quel tesoro senza proferire parola, altrimenti il tesoro sarebbe scomparso. L’uomo promise che non avrebbe parlato con nessuno. La notte seguente, egli...

Il famoso drago della Val Tarodine

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Leggende borgotaresi - a cura di Rita Santini Esiste, sotto la chiesa di San Vincenzo, lungo la strada che porta a Valdena, che confina col fiume Tarodine, una grotta visibile ancora oggi quando il fogliame lo consente. Sembra un antro, che dal ventre della montagna si apre semi-nascosto tra i rovi. È una grossa caverna, e la fantasia popolare racconta una leggenda che si snoda attraverso i secoli ed è giunta fino ai giorni nostri; si è parlato sovente di un grosso serpente con sette teste e diverse code. Sulle teste si racconta che avesse delle grandi creste che lo facevano assomigliare a un drago. Questo pauroso animale sarebbe uscito spesso alla chetichella, dimostrandosi ghiotto di galline e qualunque altro animale riuscisse a rapire e mangiare. Qualcuno, meno credulone degli altri, pensava che si trattasse di una o più volpi, o volpine, che affamate venivano a rifocillarsi nei pollai nei lunghi e rigidi inverni.  Allora, alcuni uomini coraggiosi decisero di entr...

"La città che inizia per U" di Paolo Medeossi

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Un angioletto del Tiepolo ci accompagna alla scoperta di Udine "Questa è U, piccola e leggermente misteriosa se vuole, sconosciuta ai più, con qualche guizzo d'ironia e di stranezza. Io adesso cercherò di raccontarvela avendo un po' di esperienza al riguardo e dopo aver letto qualcosa nel frattempo". A parlare è un angioletto del Tiepolo, che il grande artista dipinse nella cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale di Udine e che è la nostra guida, preparata e anche ironica.  Già, perchè U è Udine , in un gioco a carte scoperte voluto dall'autore "per non dare troppa enfasi ed ufficialità al racconto". Non si tratta di una guida turistica, tutt'altro, perchè non si rivolge solo agli aspetti belli e suggestivi, tralasciando gli altri. Piuttosto di un viaggio alla ricerca dell'anima più profonda della città, fatta anche di piccoli episodi e piccoli segni, che può cogliere solo l'osservatore più attento. Una città schiva...

Buon Natale da "Lettore di Provincia!"

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Gesù è nato, poesia della nostra collaboratrice Rita Santini per farvi tanti auguri!    Gesù è nato In un grande ospedale, notte buia, triste, preoccupata, poi Lui è nato. A mezzanotte, come un angelo, un dottore dalla porta è entrato, portandomi un lieto annunzio. Va tutto bene, a casa domani puoi tornare. A quella voce, di soprassalto, dal letto, mi son destata. Che gioia ho provato! Subito ho pensato al Bimbo che è nato. Una luce splendente nelle tenebre, un piccolo volto adorato. Dunque, il Salvatore, anche per me, è nato. E' la notte di Natale, il miracolo, inatteso, è arrivato, nel mio cuore una gioia smisurata, che ringrazia, adorando il figlio di Dio, Gesù, appena nato. E che annunzia felice, a tutto il mondo, che il Signore, amante della vita, è nato. Rita Santini, borgotarese, ha pubblicato poesie su giornali e periodici locali dell'Emilia Romagna, come “L'Araldo della Madonna di San Marco”, il “Lu...

Accadde a Borgotaro: anni 1909-1911

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Cosa accadeva a Borgotaro ad inizio secolo? Nei giorni scorsi vi ho proposto una ricerca relativa agli anni 1908-1909 , che avevo fatto alcuni anni fa e che era stata poi pubblicata sul Lunariu Burg'zan, ossia il calendario borgotarese promosso dall'Associazione Ricerche Storiche Valtaresi A. Emmanueli. Oggi vi propongo un'analoga ricerca che riguarda gli anni 1909 e 1911.  Sono notizie tratte dalle delibere della Giunta Comunale di quegli anni. Ho aggiunto un titoletto a ognuna, e l'anno in questione. A presto! Carnevale a Teatro (1909) La giunta ha deliberato di concedere l’uso del teatro alla compagnia drammatica diretta dal sig. Marchini Alfredo, per il periodo dal 20 dicembre […] alla fine di carnevale: con l’obbligo di cauzione di £.20. Acqua potabile (1909) La giunta ha deliberato di estendere il beneficio dell’acqua potabile all’asilo infantile e alle scuole femminili del capoluogo. Platani e pioppi (1909) La giunta ha deliberato l’...

Poesia in musica: "Avrai" di Claudio Baglioni

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Voglio riprendere con voi oggi, cari lettori, un discorso intrapreso tempo fa in merito al concetto di poesia in musica. Quel discorso, iniziato allora sulla scorta dell'assegnazione a Bob Dylan del Premio Nobel per la letteratura, che aveva fatto storcere il naso a molti, mi aveva suggerito di approfondire la tematica presentando alcune canzoni italiane che, per varie ragioni, hanno caratteristiche proprie della poesia. Avevo allora presentato una canzone di Fabrizio De Andrè e una di Lucio Dalla , cantautori italiani capaci di farsi portatori di contenuti e stile assimilabili alla poesia che, in momenti storici in cui quel genere iniziava a declinare, hanno finito per soddisfare il desiderio popolare di "poesia" che, comunque, non si era sopito. Della poesia tradizionale, la canzone dei cantautori conserva diverse caratteristiche, come la suddivisione in strofe e la presenza di rime o, più spesso, di assonanze. Anche allitterazioni ed anafore, inoltre, fanno...

Santa Lucia, tanto amata dai bambini, nelle poesie e nella letteratura

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Da Dante Alighieri a Garcia Lorca fino alle filastrocche popolari Lucia, vergine siracusana, fu una martire cristiana. Come tutti sanno, la santa si festeggia il 13 dicembre, ed è una delle feste più attese dai bambini, perchè in quell'occasione ricevono graditi doni. La sua vita, come tutte quelle dei santi, si ammanta di leggenda. Secondo la tradizione, la sua morte va collocata nel 300 circa d.c. allorchè, promessa sposa, avrebbe rinunciato al matrimonio per dedicarsi al Signore. Erano gli anni della persecuzione cristiana ad opera di Diocleziano. Denunciata dal fidanzato come cristiana, e non avendo voluto convertirsi, venne condannata al lupanare, dove sarebbe stata costretta a prostituirsi. La sentenza del Governatore Pascasio, però, risultò impossibile da attuare. Il Signore, infatti, compì un miracolo e la fanciulla diventò così pesante che né uomini né buoi riuscirono a smuoverla di un passo. Condannata infine a morte, morì presumibilmente per decapitazione. ...

Accadde a Borgotaro: anni 1908-1909

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Nei giorni scorsi ha riscosso notevole interesse un mio post che presentava fatti e aneddoti accaduti a Borgotaro negli anni 1959-1963. Per questa ragione vi voglio proporre un'analoga ricerca relativa agli anni 1908-1911, che avevo fatto alcuni anni fa e che era stata poi pubblicata sul Lunariu Burg'zan, ossia il calendario borgotarese promosso dall'Associazione Ricerche Storiche Valtaresi A. Emmanueli. Anche per chi avesse già letto il calendario, non c'è da preoccuparsi, visto che il materiale pubblicato allora fu solo una minima parte di quello raccolto, che invece qui sul blog pubblico integralmente, ma in due puntate. La prima, che potete leggere qui, è dedicata al 1908-1909. Sono notizie tratte dalle delibere della Giunta Comunale di quegli anni. Ho aggiunto un titoletto a ognuna, e l'anno in questione. Spero siano di vostro interesse! A presto! Censimento del bestiame (1908) “Dato atto che in esecuzione della legge 14 luglio 1907 […] nel g...

Curiosità storiche: la "Congiura dei parroci" ovvero i Martiri di Belfiore

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Un'importante vicenda del Risorgimento italiano I Martiri di Belfiore Mi è capitato spesso, sulle pagine di questo blog, di affrontare argomenti legati alla storia del Risorgimento, un periodo storico che mi ha sempre affascinato, e che ho affrontato con voi spesso dal punto di vista "borgotarese", ossia mostrando come veniva percepito dai cittadini del mio paese, Borgotaro, e come si è tramandato a noi attraverso lapidi ed altre testimonianze. Un esempio è questo pezzo dedicato a quanto avvenne nel 1859. Carlo Alberto di Savoia Oggi, invece, vi voglio parlare dei cosiddetti “Martiri di Belfiore”, dal nome della località in provincia di Mantova che fu teatro di una delle vicende più tragiche del Risorgimento. Era da poco passato il 1848, l'anno delle grandi insurrezioni italiane, da Palermo a Venezia; l'anno delle Cinque Giornate di Milano, della Prima guerra d'indipendenza.  Un anno che aveva visto la nascita della Repubblica romana e de...

Tra fumetto e letteratura: Mercurio Loi, novello “Sherlock Holmes”

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“Non sono fra coloro che considerano la modestia una virtù. Per un uomo dotato di logica, tutte le cose andrebbero viste esattamente come sono, e sottovalutare se stessi significa allontanarsi dalla verità almeno quanto sopravvalutare le proprie doti”. Queste parole, che Conan Doyle affida a Sherlock Holmes per descriverlo, calzano a pennello anche per il personaggio di Mercurio Loi. Arrogante, vanitoso, saccente investigatore che opera nella Roma dei primi dell'800, Mercurio è il protagonista di una serie di fumetti per Sergio Bonelli editore. Fumetti colti e raffinati, anomali, per tanti aspetti, nella produzione bonelliana, che vivono più sui dialoghi che nell'azione, e che risultano anche persino difficili da catalogare in un genere. Pochi i personaggi in scena, trame intricate e complesse, sono tra le sue caratteristiche e il lettore è costantemente sollecitato all'attenzione e alla riflessione. Spesso bisogna fermarsi a rileggere e a pensare, cosa non propr...