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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Pascoli e Govoni: Due poesie per il giorno dei Santi

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Chi legge abitualmente Lettore di Provincia è abituato al fatto che, in occasione di particolari ricorrenze dell'anno, ci piace proporre qualche poesia o qualche filastrocca a tema.  Così ci è capitato di presentare filastrocche dedicate al Carnevale , oppure poesie dedicate all'Epifania . E' un modo di ricordare versi che abbiamo magari studiato a scuola, oppure di proporne di nuovi. Visto che la cosa generalmente riscuote l'interesse dei nostri lettori, oggi ho pensato di proporvi due testi dedicati alla festa di Ognissanti. Spero che li possiate apprezzare. Se volete, lasciate un commento: sarà gradito! Novembre (Giovanni Pascoli) Gemmea l'aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l'odorino amaro senti nel cuore... Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da ...

Zenith 666: uno spasso per gli amanti di Zagor

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Il fumetto di Zagor Zenith 666 è in edicola ormai da un po' di tempo, ma solo ora mi sono deciso a scriverne la mia opinione sul blog. Il  numero 666, oltre ad essere il numero diabolico per eccellenza, compare anche sul numero di targa del maggiolino di Dylan Dog. Uscito in concomitanza con i festeggiamenti per il trentennale della serie di Dylan Dog, infatti, vuole  essere un omaggio al creatore dell'indagatore dell'incubo, quel Tiziano Sclavi che ci ha consegnato pagine memorabili anche della saga di Zagor.  Come non ricordare, soprattutto, la lunghissima saga di "Incubi", dove Zagor è assalito dal demone della follia e Hellingen è solo una delle componenti di una storia veramente epica, che sembra segnare la fine del mondo conosciuto, con la morte di alcuni dei protagonisti e un'atmosfera cupa e di forte inquietudine. Ma altri ancora sono i personaggi creati da Sclavi per Zagor, come Devil Mask, Lupo Solitario, e i protagonisti del mondo fatato di...

Poesia in musica: Lucio Dalla - Caruso

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Il primo articolo di questa nuova sezione, dedicato a  Fabrizio De Andrè , ha raccolto un notevole successo. La canzone italiana è ricca di "poesie" in musica e crediamo che questa nuova sezione potrà continuare ancora a lungo, alternandosi chiaramente agli altri argomenti comunemente trattati nel blog.  Oggi vi voglio parlare della canzone "Caruso" di Lucio Dalla. Come per De Andrè, anche Dalla non ha bisogno di presentazioni, e tutti conosciamo ed abbiamo cantato con piacere le sue canzoni.  Siamo ancora tutti un po' scossi dalla sua morte, ma si sa che questi personaggi continuano a vivere nelle loro canzoni e sembra che siano sempre qui con noi. Questa canzone, in particolare, sarebbe stata ispirata a Dalla dal soggiorno in un albergo di Sorrento, nella stessa camera dove diversi anni prima aveva riposato il famoso tenore Enrico Caruso. Erano gli ultimi giorni di vita del tenore, caratterizzati dalla passione per una giovane a cui dava lezioni ...

Poesia in musica: Fabrizio De Andrè - Amore che vieni, amore che vai

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Come tutti sapete, Bob Dylan ha vinto il Premio Nobel per la letteratura 2016. Al di là delle polemiche sull'opportunità o meno di assegnare un premio così importante a un cantautore, certo è che la musica del '900 ci ha lasciato molti pezzi musicali che contengono vere e proprie poesie, degne di essere citate all'interno del genere. Se la poesia con la P  maiuscola risulta, purtroppo, un genere in declino, visto che sono pochissimi oggi i lettori di poesia in Italia e non solo, non va sottovalutato il fenomeno dei cantautori, che hanno in parte sostituito nell'opinione pubblica i poeti tradizionali. Quel desiderio di poesia che c'è ancora, senza dubbio, ha trovato lì il suo sfogo naturale.  Voglio per questo iniziare una nuova rubrica del blog, Poesia in Musica.  Troverete il testo della canzone e l'esecuzione del cantante. Ditemi cosa ne pensate. Sono, o non sono, vere poesie? Visto che poi, ogni tanto, un po' di nazionalismo non fa male, cerc...

Da Genova a Romezzano, tra horror e magia, “Il viaggio di Francesco”

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Nei giorni scorsi ho letto “Il viaggio di Francesco” di Daniele Stasi (Giovanelli edizioni). Un libro che vede come protagonista Francesco, un giovane che lavora presso la Compagnia Unica del porto di Genova, e che trascorre un'esistenza avara di affetti e di avventure. A sconvolgere la sua vita arriverà però, ben presto, un gruppo di straordinari amici. Insieme intraprenderanno un lungo viaggio per salvare il piccolo paese di Romezzano, nelle colline bedoniesi, da una mortale minaccia. Daniele Stasi, 35 anni, vive a Genova e lavora presso il porto come “rallista”, così come il protagonista del libro. Prima di questo, che è il suo primo romanzo, ha scritto anche molte poesie.  “Il viaggio di Francesco” è un libro ricco di tratti autobiografici, soprattutto nella prima parte, in cui l'autore riversa la sua esperienza di lavoratore al porto di Genova. Ad un certo punto, però, il romanzo decolla, anche perchè la storia cambia radicalmente. Irrompono in scena, infat...

I grandi incipit della letteratura: "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello

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"Il fu Mattia Pascal" è il romanzo più famoso di Luigi Pirandello (1867-1936). Apparso a puntate sulla "Nuova Antologia", venne poi raccolto in volume nell'anno 1904. Narratore della vicenda è lo stesso Pascal, che riferisce i fatti dal proprio punto di vista. Come spesso accade in Pirandello, il protagonista è "uno, nessuno e centomila" e la sua figura varia e si confonde a seconda delle persone con cui entra in contatto. La storia è narrata sotto forma di un grande flashback, e si svolge tra Miragno e Roma, per quanto spesso i luoghi non risultino ben definiti. E' anche la storia di una "seconda possibilità", ossia l'occasione di cambiar vita, completamente, e ha sempre affascinato i lettori. Ecco l'incipit: Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de’ miei amici o conoscenti dimostrava d...

Curiosità letterarie: la gioventù avventurosa di Miguel de Cervantes

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Tutti conoscono Don Chisciotte, eroe tragicomico, e il suo fido scudiero Sancho Panza, protagonisti straordinari di avventure sempre al confine tra realtà e follia. E' senza dubbio meno noto il fatto che l'autore del Don Chisciotte, Miguel de Cervantes, è stato a sua volta protagonista di esperienze di vita a dir poco rocambolesche e, senza dubbio, degne del suo personaggio. A soli 24 anni, infatti, lo troviamo imbarcato su una galea spagnola agli ordini di don Giovanni d'Austria, fratello minore del re Filippo II di Spagna, impegnato a partecipare a una delle battaglie epocali del periodo, la battaglia di Lepanto del 1571. Il giovane Miguel, di stirpe nobile, è un archibugiere, e si trova a bordo di una nave che fu coinvolta appieno dalla carneficina, tanto che furono ben 40 i morti all'interno dell'equipaggio, senza contare un centinaio di feriti. Anche lui rimase ferito gravemente alla mano e al braccio sinistro, che rimasero per sempre offesi, e che gli v...