I grandi incipit della letteratura: "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

 


È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di una moglie. E benchè poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale condizione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie.

«Caro Mr Bennet» disse un giorno una signora al marito, «sapete che Netherfield Park» è finalmente affittato?» Mr Bennet rispose che non lo sapeva.

«Ma sì» insistette lei. «Mrs Long è passata di qui, poco fa. È stata lei a raccontarmi tutto».

Mr Bennet non fece commenti.

«Insomma, non volete sapere chi l’ha preso in affitto?» esclamò a questo punto sua moglie cominciando a perdere la calma.

«Visto che ci tenete a raccontarmelo non sarò io a impedirvelo, cara». Tanto bastò per incoraggiarla.

«Ecco, caro, vedete: Mrs Long sostiene che Netherfield è stato affittato a un facoltoso giovanotto del Nord Inghilterra, che è arrivato su un tiro a quattro per vedere il posto lunedì scorso, e lo ha trovato di suo gusto tanto da concludere immediatamente l’affare con Mr Morris; pare che intenda prendere possesso della proprietà per S. Michele, ma ha dato ordine che parte della servitù sia già sistemata in casa entro la fine della settimana prossima».

«Come si chiama?»

«Bingley.»

«Sposato o scapolo?»

«Oh, scapolo, caro, si intende. E ricco: quattro, cinquemila sterline all’anno di rendita. Che occasione per le nostre figlie!»


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