sabato 25 maggio 2019

Il libro perfetto per te! Perfectbook, motore di ricerca emozionale





Attivo dal dicembre 2013, Perfectbook ti consiglia la prossima lettura in modo originale e innovativo. Amate leggere, ma non sapete mai quale libro scegliere? Quando entrate in libreria o in biblioteca non riuscite mai a decidervi? Perfectbook.it è proprio il sito che fa per voi. Ideato da due giovani, Andrea Vassallo e Margherita Bauducco, coniuga la loro passione per la lettura con l'informatica. 

Si tratta di un motore di ricerca emozionale che, attraverso due diversi tipi di ricerca, ti guida nel “mare magnum” delle pubblicazioni letterarie. Si può provare la “ricerca classica”, che consiste nel descrivere te stesso: il tuo stato d'animo, i tuoi interessi e i tuoi generi preferiti. A quel punto entrerà in scena “L'algoritmo del libraio”, che penserà a tutto il resto! È anche possibile provare la “ricerca per affinità”. Si tratta, in questo caso, di selezionare un libro che hai appena letto, e che ti è piaciuto, all'interno della libreria di Perfectbook. Poi, la ricerca per affinità avrà inizio. Il motore di ricerca troverà per te un libro che potrà darti le stesse emozioni! 

Sul sito non vengono proposti semplici cataloghi di libri, ma ci si trova di fronte a un vero e proprio questionario da compilare. Ci verrà chiesta l'età, il sesso, il nostro stato d'animo, i nostri interessi e i generi letterari preferiti. Alla fine il motore di ricerca, sulla base delle nostre risposte, segnalerà i libri più adatti per noi.


Ancora più immediata è la sezione "Gocce di emozioni" dove basta segnalare lo stato d'animo attuale e vi viene assegnato un consiglio di lettura. Alla fine della ricerca, è sempre possibile accedere facilmente ai principali store on-line e acquistare i libri. Il sito ha riscosso grande interesse e ne hanno parlato tutti i principali quotidiani italiani; nella sezione "Press" potete trovare tutta la rassegna stampa con i relativi link. 

Allora, siete pronti a compilare il questionario e a scoprire il #libroperfetto per voi? Io l'ho già fatto e devo dire che i risultati mi hanno piacevolmente sorpreso! 



venerdì 24 maggio 2019

1915, la Grande Guerra e quel Campionato di calcio senza vincitori






Si sono da poco concluse le commemorazioni e i ricordi della Grande Guerra e sono state molte, negli ultimi anni, le pubblicazioni, di vario genere e di diverso tenore, che hanno messo al centro un momento così drammatico della nostra storia e della storia d'Europa. 
C'è però una pubblicazione, tra le tante che si potrebbero citare, che mi ha colpito in modo particolare, visto che pone l'accento su un aspetto tralasciato e quasi sconosciuto di quella storia. Un aspetto che si lega alla storia sportiva del nostro paese, e ricostruisce le vicende di un campionato di calcio un po' particolare, l'unico a venire sospeso, per evidenti ragioni, nel 1915. 
Un libro fatto di sport e vicende belliche e diplomatiche, connesse in un intreccio inscindibile. Si tratta di “1915, dal football alle trincee” di Alessandro Bassi (Bradipo Libri editore, 2015). L'autore, nato a Reggio Emilia nel 1973, ha già pubblicato diversi volumi, tra cui “Il football dei pionieri. Storia del campionato di calcio in Italia dalle origini alla I Guerra mondiale”.

Nella prima pagina scrive: “Volevo scrivere un libro strano, non convenzionale. Un libro che mettesse in una stessa pagina la storia 'alta' con la storia 'altra'. Un libro che raccontasse anche di come il calcio italiano e il Paese intero siano andati in guerra, tra stati d'animo e aspettative molto differenti in quell'anno fatidico di neutralità e di incessanti trattative su più tavoli”. 
L'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914, in cui un attentatore serbo di nome Gavrilo Princip uccideva l'arciduca Francesco Ferdinando e la moglie, avrebbe portato ben presto tragiche conseguenze, precipitando gran parte dell'Europa nell'abisso della guerra. 

In Italia però, almeno nei primi tempi, la vita proseguì normalmente. Il nostro paese era rimasto neutrale e, per quanto il dibattito tra interventisti e neutralisti infiammasse gli animi, avvitandosi in una spirale che ci avrebbe portato alla dichiarazione di guerra all'Austria del maggio 1915, quella realtà appariva ancora lontana. 

Il nostro paese avrebbe goduto ancora, seppure per poco, di una relativa tranquillità. E la vita andava avanti, e con essa anche l'attività sportiva, che sembrava non risentirne. Anche allora si giocava il campionato di calcio, anche se era ben diverso da quello che conosciamo oggi. E' quello che oggi possiamo definire il calcio dei pionieri e se alcune squadre hanno nomi che conosciamo bene, come Juventus, Internazionale o Genoa, altre oggi sono scomparse, come Andrea Doria, Vigor, Casale (che era campione in carica). Regole farraginose garantivano la regolarità del torneo: le squadre erano suddivise in 6 gironi da 6 squadre ciascuno, assemblate sulla base delle regioni di provenienza. Al termine delle eliminatorie, le migliori due di ciascun girone e le quattro migliori terze formavano i quattro gironi di semifinale. Le vincenti di questi quattro gironi avrebbero formato il girone finale, da cui poi sarebbe uscita la vincitrice del campionato.


Un campionato che, però, resterà senza vincitori né vinti perchè il 21 maggio 1915 gli eventi precipitarono e pochi giorni dopo, il 23 maggio, l'Italia giunse alla dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria. Il giorno dopo, 24 maggio, la F.I.G.C. diramava questo comunicato: “In seguito alla mobilitazione generale la Direzione della F.I.G.C. ha sospeso gli incontri che ancora devono aver luogo a Genova, Milano, Roma, Pisa”. In quel momento, prima in classifica nel girone settentrionale era il Genoa, mentre nel girone dell'Italia centrale era la Lazio. 

Ma ormai i problemi da affrontare erano ben altri. Moltissimi furono i calciatori che partirono per il fronte e "Lo Sport Illustrato", che dal 10 giugno 1915 cambiò la testata in "Lo Sport Illustrato e la Guerra", volle onorarli pubblicando le foto di tutti gli sportivi, non solo calciatori, che partirono. 
In quei giorni si levarono molte voci che volevano l'assegnazione dello scudetto al Genoa, visto il valore e la qualità di quella squadra. Non tutti, tuttavia, erano d'accordo, e tra questi vi era una voce autorevole come quella di Emilio Colombo, che riteneva che sarebbe stato opportuno vedere il responso del campo. 
Come andò a finire, poi, lasciamolo alle parole dell'autore del libro, Alessandro Bassi: “Nel 1919, a guerra terminata, il titolo venne assegnato d'ufficio al Genoa, ma ormai erano un'Italia e un calcio diversi”. 




giovedì 23 maggio 2019

Radiolibri.it, Web Radio dei lettori. La conoscete?





“Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!»” 
Sono le prime, famosissime, righe del romanzo di Italo Calvino: “Se una notte d'inverno un viaggiatore”. Una sedia o una poltrona comoda, un libro, un po' di pace e di silenzio e l'occasione di staccarsi, per qualche ora, dalla realtà circostante. Questa è l'idea che la maggior parte di noi ha della lettura. 
Una visione senza dubbio tradizionale di questa attività che, oggi, è però in forte evoluzione. Si pensi solo al fatto che non si leggono più solo libri cartacei, ma spesso si utilizzano lettori di ebook, che hanno cambiato il rapporto “fisico” che si aveva con il libro come oggetto, con indubbi vantaggi, ma anche diversi limiti. 
Anche solo trovare il tempo per leggere è diventato difficile, visto che siamo costantemente bombardati di informazioni e non solo da parte della tv, come ai tempi di Calvino, ma anche dai social network, da internet in genere, a cui spesso siamo connessi costantemente anche per motivi di lavoro, tra e-mail da leggere e documenti da preparare. 
Chi ama la lettura e i libri, ma non ha molto tempo per informarsi, non può che essere felice del successo di Radio libri, web radio interamente dedicata al mondo dei libri e della lettura. 
Accedendo al sito radiolibri.it si può scegliere se ascoltare la diretta “on air” della radio, oppure scegliere tra i tanti podcast presenti sul sito. Si possono trovare le classifiche dei libri più venduti, quelli freschi di stampa, o i principali festival del libro. E poi ancora una sezione dedicata ai blog e ai circoli letterari, il libro del mese, e tanti scaffali ordinati, dove navigare virtualmente tra i propri generi preferiti. 
Tanti file audio da ascoltare comodamente dal proprio pc o dal proprio smartphone, visto che dal sito è anche possibile scaricare la app di Radiolibri. 

Ma chi c'è dietro al sito Radiolibri? Fino a qualche tempo fa, si poteva leggere sul sito una breve descrizione dei protagonisti di questa radio. Lasciamo quindi la parola a loro: “I nostri autori sono editor che ben conoscono l’arte di rendere efficace un testo, librai che sanno consigliare ed indirizzare all’interno di una proposta editoriale ricchissima. Ma nel palinsesto di RadioLibri queste professionalità sono affiancate da importanti voci della radiofonia italiana, da speaker, attori e doppiatori capaci di coinvolgere ed emozionare con diversi stili e “nuances” espressive”. 
"Una talk radio fatta di conversazioni: lo slogan, Parole in sintonia, rende bene il tono garbato dei programmi". Così l'ha descritta perfettamente Annarita Briganti su Donna Moderna. Qualità ormai riconosciute anche dal pubblico degli addetti ai lavori che, già nel 2017, l'avevano insignita come migliore Web Radio al Web Radio Festival di Roma.

Non vi resta altro da fare che collegarvi e darci la vostra opinione. A presto! 












mercoledì 22 maggio 2019

Un serial killer nella Firenze del '400: I delitti della Primavera




Negli ultimi giorni ho ricevuto il nuovo libro di Stella Stollo,
"Le impressioni di Berthe", che ricostruisce la figura della pittrice Berthe Morisot e il clima culturale in cui si è trovata ad operare, al fianco dei grandi dell'Impressionismo. Pur non avendo ancora letto il libro, sono certo che ritroverò l'abilità di ricostruzione storica, e la capacità di plasmarla in un romanzo, che ho trovato in altri libri della Stollo. In particolare ne "I delitti della Primavera" (Graphofeel, 2014), romanzo che mi ha molto colpito alcuni anni fa e che mi permetto di suggerirvi.
Il romanzo è ambientato a Firenze, al tempo di Lorenzo de' Medici, epoca che rappresenta, nell'immaginario collettivo di ognuno di noi, uno dei momenti di massimo splendore dell'arte e della cultura italiana. Una parentesi straordinariamente felice, di modernità e apertura, di pace e prosperità. Basterà ricordare che in quegli anni si trovarono ad operare, a stretto contatto, intellettuali del calibro di Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Angelo Poliziano e, in quegli ambienti, si poteva discorrere d'arte con un giovane Leonardo da Vinci, o ascoltare Amerigo Vespucci esporre bizzarre teorie sulle carte geografiche.
Immaginate però che, ad un certo punto, la vita della città sia sconvolta da una serie di morti inspiegabili, che colpiscono donne della ricca borghesia e che, ben presto, emerga che queste morti risultano legate da un filo rosso piuttosto evidente e inquietante.
“I delitti della primavera”, appunto, visto che tutta la vicenda ruota proprio attorno al celebre quadro “L'Allegoria della primavera” di Sandro Botticelli e Filippino Lippi. L'assassino, infatti, seguendo una precisa logica di follia, uccide lasciando sui cadaveri piccoli oggetti che rimandano inequivocabilmente a particolari del quadro.
Mentre la storia si dipana, e le morti si susseguono, entrano in scena tanti altri personaggi, come Simonetta Cattaneo Vespucci o Giuliano de' Medici.
Particolarmente ben delineata è la figura di Simonetta, modella di Botticelli e donna simbolo dell'epoca, che irrompe prepotentemente in scena ed è un'altra protagonista del romanzo. La donna più bella del Rinascimento, secondo molti, si trova ritratta in tanti quadri di Botticelli e anche la "Nascita di Venere" vedrebbe lei come splendida e sublime modello di bellezza.
Sposata in giovane età con un uomo che non amava, è legata sentimentalmente a Giuliano de' Medici e allo stesso Sandro Botticelli. Figura di donna bellissima e sfortunata, morirà giovanissima di tisi, ma lascerà un segno indelebile nella storia.
Un romanzo gradevole, colto e raffinato, che rivela un accurato lavoro di documentazione da parte dell'autrice che ci accompagna in questo avvincente viaggio nel Rinascimento. Di Stella Stollo, scrittrice nata ad Orvieto, ma che vive ed insegna a Montepulciano, ho già scritto altrove su questo blog. 
Se continuerete a seguirmi, prossimamente vi parlerò anche del suo nuovo romanzo "Le impressioni di Berthe".

lunedì 20 maggio 2019

I social network hanno un ruolo molto importante nel favorire la lettura



Nello scorso mese di febbraio, sono stato contattato dalla redazione del prestigioso sito "Letture.org", tra i maggiori in campo letterario, con circa 200.000 pagine viste al mese, e una pagina Facebook che conta oltre 53.000 iscritti. Mi hanno proposto un'intervista sulla mia passione per i libri e per la lettura. Per me è stata l'occasione di affrontare uno dei temi che mi stanno maggiormente a cuore, ossia quello del ruolo dei social network nella promozione della lettura. La cosa mi ha onorato molto, anche perchè mi sono trovato nella sezione "protagonisti" accanti a personaggi del calibro di Erri de Luca, Massimo Bray, Lorenzo Marone, Loredana Lipperini e Dario Franceschini. 

Che dire, di più? Potete leggerla a questo link: