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I miei consigli di lettura per "Radio Blog News"

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Alcune settimane fa, mi ha contattato Chiara Pugliese di "Radio Blog News" per chiedermi di condividere con la loro pagina Youtube i miei consigli di lettura.  In particolare, mi veniva chiesto di scegliere tre libri. Indicarne solo tre, tra i tanti che ho letto e amato, non era certo facile, per cui ho pensato di darmi un criterio che mi agevolasse nella scelta.  Mi sono così affidato ai generi che leggo di più e che conosco meglio: autori classici, testi di approfondimento storico ed autori emergenti. Scegliendone uno per genere, sarei riuscito a rispondere compiutamente alla richiesta. Per quanto riguarda i classici ho inteso non tanto, o non solo, i libri della classicità greca e latina, quanto quei libri che, nella definizione di Italo Calvino, “non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire”. Tra i libri di approfondimento storico, c'era solo l'imbarazzo della scelta, ma mi sono indirizzato a un autore contemporaneo. Anche tra gli autori emergent...

I 90 anni di Gallieno Ferri: un mito che non tramonta!

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Lo scorso 21 marzo, Gallieno Ferri, creatore grafico del personaggio di Zagor, avrebbe compiuto 90 anni. Era nato infatti a Genova il 21 marzo 1929. La morte, che lo ha colto nel 2016, non ha potuto intaccare il suo mito e nei giorni scorsi, proprio in occasione di questo anniversario, il Forum “Zagor Te Nay”, che raccoglie gli appassionati lettori dello Spirito con la scure, ha voluto commemorarlo coniando una moneta che lo raffigura.  Si tratta di soli 100 esemplari numerati che, come ovvio, diventeranno presto materiale da collezione e che sono stati presentati in occasione di “Lucca collezionando” 2019 (23-24 marzo). Un meritato riconoscimento a un uomo che ha fatto la storia del fumetto popolare italiano. L'impegno su Zagor lo ha assorbito per tantissimi anni, ma non bisogna dimenticare gli altri personaggi disegnati in precedenza, come "Il fantasma Verde" o "Piuma rossa", senza dimenticare le collaborazioni con il mercato francese e con ...

Giacomo Puccini, un anniversario e quattro curiosità

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Nasceva 160 anni fa a Lucca, proprio nel mese di dicembre, uno dei più famosi e amati compositori operistici italiani: Giacomo Puccini. Amante della caccia, delle automobili e delle donne, Puccini fu un vero bohémien, vero interprete della società del suo tempo . Amato, ma non da tutti, spesso messo in competizione con Giuseppe Verdi, Puccini fu una personalità straordinaria, capace di ispirarsi alla cultura musicale europea più innovativa, guardando a Wagner, a Massenet, a Bizet, ma capace di rinnovare la tradizione operistica italiana in modo originale, anche nella scelta delle ambientazioni, spesso ispirate alle tradizioni di popoli lontani, come la Cina di Turandot, il Giappone della Madama Butterfly o il Far West della coraggiosa Fanciulla del West. Questo senza tralasciare la vecchia Europa, ambientando a Parigi Manon Lescaut e la Bohème, e a Roma la Tosca. Prima curiosità : il suo vero nome era Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini. La cosa deve...

I grandi incipit della letteratura: "La luna e i falò" di Cesare Pavese

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Cari amici, l'incipit che voglio presentarvi oggi è tratto da "La luna e i falò" (1950), capolavoro di Cesare Pavese (1908-1950). La scelta di questo romanzo è legata al fatto che rappresenta, secondo diversi critici, il suo testamento spirituale, visto che precede di poco la tragica conclusione della sua vita, a cui pose fine con il suicidio. L'ambiente è quello delle Langhe, quella parte del Piemonte a cui Pavese è rimasto legato fin dai tempi dell'infanzia. Il protagonista del romanzo è un emigrante che, dopo essere tornato dall'America, ripercorre le vie di quel paese che ha conosciuto da ragazzo e scopre che tante cose sono cambiate, tranne appunto il paesaggio e Nuto, un vecchio amico con cui ama ricordare il passato. Mentre i ricordi si susseguono nella sua mente, nuovi falò vengono a testimoniare la disperazione del presente.  Ha scritto Leone Piccioni, cogliendo appieno molti aspetti centrali del romanzo: "La luna e i falò [...]...

I due fantasmi del castello di Torrechiara

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Il castello quattrocentesco di Torrechiara (PR), meta turistica tra le più amate e conosciute del territorio parmense, ospiterebbe, secondo la tradizione, misteriose presenze. Fatto costruire tra il 1448 e il 1460 dal conte Pier Maria II de' Rossi con scopi di carattere difensivo, è fortificato con una triplice cinta muraria e quattro torri angolari collegate da cortine merlate. Il castello fu anche il nido d'amore del conte e della giovane da lui amata, Bianca Pellegrini.  Nunc et semper I due amanti, pur essendo entrambi già sposati, vissero la loro relazione alla luce del sole. Il castello ospita, tra le altre cose, la bellissima “Camera d'oro”, affrescata probabilmente dal pittore Benedetto Bembo e molte raffigurazioni, fortemente simboliche, trattano proprio dell'amore del conte per Bianca, affrontato secondo i rituali dell'amore cavalleresco. La denominazione della camera era proprio dovuta all'oro zecchino che un tempo rivestiva le formelle in...

L'assedio di Parma (1247) e la sconfitta di Federico II

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Federico II di Svevia C'è un evento della storia medievale che ha visto Parma protagonista decisiva della storia dell'epoca. Siamo nel 1247 e, ormai da decenni, brillava la stella di Federico II di Svevia (1194-1250). Imperatore del Sacro Romano Impero, re di Germania e di Sicilia, Federico non ha bisogno di presentazioni per chi conosce un po' la storia. Uomo dalle straordinarie doti militari e umane, parlava sei lingue ed era soprannominato “stupor mundi” (meraviglia del mondo). Amante della cultura e della poesia, cosa rarissima per l'epoca, aveva promosso lo sviluppo della Scuola poetica siciliana, tra i primi esempi in assoluto di poesia in volgare, ed era poeta egli stesso. Aveva una particolare predilezione per la terra di Sicilia, che lo aveva portato a trasferire lì la sua corte.  Amore per la cultura e la poesia, però, che non deve far pensare che si trattasse di un sovrano debole o incapace di gestire il regno. Tutt'altro, visto che Federico...

Poesia in musica: "Emozioni" di Lucio Battisti

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La poesia è sempre meno letta, la poesia è in crisi?  Quante volte abbiamo sentito queste domande ricorrenti e abbiamo provato a rispondere di no, che non è vero, che la poesia è più viva che mai! Però è anche vero che, quando proviamo a citare una poesia, ci vengono sempre in mente i poeti classici, italiani o stranieri, ma pur sempre classici. Sono pochi gli autori contemporanei che ricordiamo, e sono ancora meno i libri di poesia completi che abbiamo letto negli ultimi anni. Eppure il desiderio di poesia è innato, è parte di noi. Forse, il bisogno di poesia è stato in parte sostituito dai testi dei cantautori che, in taluni casi, hanno fornito un valido sostituto alla poesia tradizionale. Ne abbiamo già parlato sul blog e oggi voglio riprendere il tema proponendovi una canzone-poesia di Lucio Battisti e Mogol: "Emozioni". Vi propongo il testo e la musica. Buon ascolto e buona lettura! P.S. Se poi l'argomento vi interessa, ecco i link alle altre canzoni propost...

Curiosità cinematografiche: il misterioso protagonista di “Nosferatu”

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Gli appassionati di cinema horror, di vampiri e di cinema in generale, ricordano senz'altro la figura scheletrica del conte Graf Orlok, protagonista del film “Nosferatu” (1922) del regista F.W. Murnau, uno dei più famosi film espressionisti. Come noto, gli attori dell'epoca compensavano la mancanza di sonoro con una mimica esagerata ma evocativa e, nel caso in questione, il pesante trucco e gli sguardi sconvolti, spesso fissi nella telecamera, creano un'atmosfera già di per sé opprimente e ansiogena. I giochi di ombre disegnano una realtà al limite dell'incubo, al cui interno si muove la figura del conte, inquietante quanto basta ancora oggi, che ha contribuito non poco al successo del film. “Ripugnante, scheletrico, con le mani adunche e gli occhi cerchiati, il cranio calvo e a punta, le orecchie pipistrellesche sormontate da piccoli ciuffi di pelo”. Così lo descrive Fabio Giovannini ne “Il libro dei vampiri: dal mito di Dracula alla presenza quotidiana” (edi...

I grandi Incipit della letteratura: "Moby Dick" di Herman Melville

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Cari amici del “Lettore”, oggi voglio proporvi un nuovo Incipit letterario; anche in questo caso si tratta di un capolavoro della letteratura, che non può mancare nel nostro personale elenco di #classicidaleggere. Si tratta di “Moby Dick” di Herman Melville. Il romanzo, pubblicato nel 1851, ebbe scarsissimo successo e fu un fallimento dal punto vista economico, tanto che alla morte di Melville si calcola che ne fossero state vendute solo 3000 copie. Riscoperto negli anni venti del '900, ha conosciuto un successo che non tramonta. La vicenda, molto difficile da riassumere in poche battute, vede come protagonista il comandante Achab e la sua nave baleniera, il Pequod, che va a caccia di balene e capodogli, in particolare dell'enorme balena bianca, Moby Dick, appunto, verso cui il comandante nutre un enorme sentimento di vendetta. Il libro non è soltanto fatto di avventure sul mare, ma è ricco di riflessioni filosofiche, scientifiche e religiose, affidate al narratore Ism...

I racconti di don Elio Sidoli: il vecchio mulino

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Sono passati 25 anni dalla morte di don Elio Sidoli, parroco in Val Vona di Borgotaro. Anche se dire solo “parroco”, nel suo caso, è veramente riduttivo. Don Elio fu anche docente, intellettuale e scrittore. Proprio in quest'ultima veste, di straordinario narratore, lo voglio ricordare su queste pagine, presentandovi un suo racconto apparso all'epoca su “Voce del Taro”. Un racconto che indulgeva un po' al macabro e al mistero. Spero sia di vostro interesse. Il racconto è tratto dal libro "I racconti di don Elio" (Ass. Emmanueli), una pubblicazione locale da tempo, purtroppo, esaurita. Forse meriterebbe la ristampa. A presto! Il vecchio mulino Ero stato a visitare un ammalato e ritornavo stanco verso questo piccolo paese dove curo le anime di questi scarsi viventi. O cerco di curarle, almeno. Ormai cadeva la sera e io affrettavo il passo per poter passare, prima che scendesse la notte, vicino al mulino maledetto. Tutti qui lo chiamano così. È ...

Quinto Sertorio, storia del romano che sfidò Roma

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Non conoscevo la vicenda umana di Quinto Sertorio, oratore e condottiero vissuto in anni complessi e delicatissimi della Repubblica romana. Sono un appassionato di storia romana da sempre ma, come noto, i grandi perdenti e i ribelli vengono spesso dimenticati. Sembra un luogo comune, ma non lo è più di tanto: la storia la scrivono i vincenti. Mi sono trovato fra le mani un libro avvincente, una biografia, o per meglio dire un'autobiografia, di un personaggio straordinario. Poche pagine di antefatto ci raccontano dell'arrivo a corte di Plutarco, lo scrittore sublime delle “Vite parallele”, convocato dall'imperatore Traiano. L'occasione è il ritrovamento di documenti vergati di suo pugno da Sertorio, appunto, ossia la sua autobiografia. “Per certi aspetti ricorda i Commentarii di Cesare, per altri se ne discosta del tutto. Nel rifiuto della impersonalità, per esempio. Sertorio rigetta l'uso cesariano della terza persona. Parla in prima. Il vero protagonis...

Il cacciatore di sogni, l'ideatore del vaccino anti-polio

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“Albert Sabin è stato il mio eroe ed è per questo che ho voluto raccontare la sua vita nella veste che merita, quella di una storia per ragazzi, perchè “il cacciatore di sogni” ha tanto da insegnarci, ancora oggi”. Così scrive Sara Rattaro, autrice del libro di cui vi voglio parlare oggi, ossia “Il cacciatore di sogni”, edito da Mondadori (2017). Un libro che ci ricorda, una volta di più, l'importanza dei vaccini e, in questo caso, di quello contro la poliomielite, malattia che ha continuato a colpire pesantemente la popolazione, provocando gravi paralisi o la morte, fino al 1950, anno in cui si è giunti alla preparazione dei primi vaccini, i cosiddetti vaccini di Koprowski, prima, e di Salk poi, fino a giungere infine a quello di Sabin, di cui si parla in questo libro. Sara Rattaro Un libro pensato per gli adolescenti, ma di gradevole lettura anche per gli adulti, che dà voce ad un ragazzo che racconta, in prima persona. E' il 4 luglio 1984. La noia dell...